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Riapre la sala Di Francesca,
il cinema diventa memoria

Non poteva mancare, alla riapertura del cinema Di Francesca, l’augurio affettuoso di Giuseppe Tornatore. Qui il regista ha trovato ispirazione, spazi, strumenti per il suo Nuovo Cinema Paradiso. Il suo messaggio è stato letto alla fine da Giovanni Cristina, l’ideatore e il regista della riapertura.
La sala storica di Cefalù è rimasta chiusa per due anni: prima per la pandemia, poi per i lavori di ristrutturazione in parte finanziati dalla Regione. Anche se ancora, va detto, il contributo non è stato erogato, la famiglia Di Francesca-Cristina-De Gaetani ha sostenuto l’impegno di restituire alla città uno dei suoi spazi simbolici.
Questa sala racconta una storia che comincia nel 1909 e ancora continua con la gestione della stessa famiglia di “cinematografari”.
Al momento celebrativo della riapertura c’erano tanti amici, le associazioni e l’amministrazione comunale. Il vice sindaco Rosario Lapunzina ha sottolineato il valore anche evocativo della sala (una delle più antiche della Sicilia) e la sua funzione di soggetto promotore di cultura con gli eventi che hanno portato a Cefalù nomi importanti non solo del cinema ma anche della letteratura, della vita sociale e della cultura.
La nuova vita del cinema Di Francesca assegna alla sala una funzione memoriale. Gli spazi sono stati riordinati secondo le logiche di un museo. Gli spettatori potranno vedere da vicino i macchinari storici della proiezione, il pianoforte che accompagnava le immagini del cinema muto prima che arrivassero le colonne sonore, le preziose e suggestive locandine dei film di tutte le epoche che la famiglia Di Francesca ha raccolto, custodito e classificato. Alcune di queste locandine saranno esposte con un ricambio che seguirà un criterio tematico.
Alla fine un brindisi collettivo ha dato il via alla ripresa della proiezioni. Per tre giorni viene proiettato “Rapito”, il film di Marco Bellocchio che racconta la storia di un bambino ebreo che nell’Ottocento la Chiesa ha sottratto alla famiglia perché fosse educato secondo i principi cattolici.
24.06.2023

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