“Siamo qui per dire che lo Stato vuole aiutare i siciliani” dice il ministro Danilo Toninelli davanti al viadotto Himera che si sta rimettendo in opera dopo il cedimento di un pilone nel 2015. Comincia da qui il suo tour tra i cantieri delle infrastrutture stradali e autostradali siciliane. Impegni e parole. E non può essere diversamente perché, come lo stesso Toninelli sottolinea, la sua è una ricognizione sullo stato dei lavori. “Il piano di Del Rio è fallito. Ci sono tantissime strade provinciali in stato di dissesto totale, sono qui a vedere i vari cantieri con Anas ma anche per dire che siamo pronti a riprenderci una serie di strade provinciali e permettere ai siciliani di spostarsi meglio che è anche quello che meritano". “Siamo qui – aggiunge – per accelerare i cantieri. Non è possibile che ci siano tempi così lunghi. Lo Stato è tornato, c’è una maggiore presenza e la Sicilia è una delle massime priorità di questo governo".
Il tono è enfatico, gli impegni generici. Non è una grande scoperta quella che il ministro fa vedendo con i propri occhi come stanno le cose. Toninelli è arrivato intorno a mezzogiorno nel cantiere Himera. Quindi un sopralluogo nella zona sottostante il viadotto Imera I, un altro nel cantiere della SS 640 Agrigento-Caltanissetta in località Ponte San Giuliano e una visita nel viadotto Morandi di Agrigento. Poi l’incontro in Prefettura ad Agrigento con i sindaci dei comuni colpiti dal maltempo. Nel programma c’è anche una conferenza stampa, a conferma che il carattere di questo tour (proseguirà domani) è fortemente influenzato dall’esigenza della comunicazione. Per vedere gli effetti di questa visita bisognerà aspettare.