GLI INSULTI OSCURANO I TEMI LOCALI
Cefalù, Sgarbi contro tutti
“Imbecilli”, “nani schifosi”
Edoardo Croci? “Un uomo inutile”
Sgarbi lascia piazza Duomo per parlare al villaggio dei pescatori. Cambia la location ma non i temi del suo comizio: pochi programmi, tanti attacchi, un corollario di insulti e di espressioni forti. Stavolta, oltre a Simona Vicari e al candidato del centro destra Edoardo Croci, se l’è presa con i partiti “merdosi” e con i parlamentari Francesco Ferrante e Roberto Della Seta del Pd.
Sono i due senatori che hanno presentato un’interrogazione sulla candidabilità del critico dopo lo scioglimento per mafia del consiglio comunale di Salemi, dove era sindaco. Nei loro confronti Sgarbi ha attinto al suo ricco campionario lessicale e li ha bersagliati con vari epiteti: “farabutti”, “delinquenti”, “nani schifosi”, “imbecilli”. Ha perfino promesso di prenderli “a calci in culo” non appena li dovesse incontrare.
In questo clima il candidato del Partito della rivoluzione ha sorvolato sui problemi della città. Soltanto una generica ipotesi sulla possibilità di realizzare un teatro all’aperto nell’area dell’ex protezione civile dove, invece, dovrebbe essere realizzato il mercato settimanale tutto l’anno non appena quell’area sarà dotata dei necessari servizi. E poi un altro generico riferimento al porto lasciato in balìa di se stesso, alla pesca, al turismo.
Poi ancora attacchi. Su Edoardo Croci, che lui ben conosce avendo entrambi fatto parte della giunta Moratti ed essendone stati allontanati insieme lo stesso giorno, non si è risparmiato: “Chi è Croci? Un uomo inutile che non ha fatto un cazzo”.
Ha parlato anche Francesco Calabrese, a cui Sgarbi ha lasciato il compito di parlare dei temi locali. E probabilmente per l’emozione di prendere la parola dopo il vulcanico critico d’arte, Calabrese non è andato oltre la proposta di istituire anche a Cefalù i consigli di quartiere: curiosa idea in un momento in cui il Paese chiede di ridurre all’essenziale gli organismi di rappresentanza e i costi della politica.
18.04.2012
Riccardo Gervasi