Se non è una boutade si può parlare di colpo di scena. Vittorio Sgarbi avrebbe deciso, dopo un lungo tira e molla, di candidarsi come sindaco di Cefalù. Il personaggio è abituato alle uscite rumorose e perciò la notizia, che pure è stata data dal suo portavoce, va per ora trattata con tutta la cautela possibile.
Tutto è accaduto alla fine di una giornata agitata che si era aperta con l'annuncio ufficiale della candidatura di Edoardo Croci per il centro destra e si è conclusa con una nota su Facebook di Nino Ippolito, finora addetto stampa di Sgarbi al comune di Salemi. Scrive Ippolito: "Pochi minuti fa si è concluso a Roma un importante vertice politico. Vittorio Sgarbi ha sciolto ogni riserva accettando la candidatura a sindaco di Cefalù. Sgarbi parteciperà alle amministrative con il simbolo del partito della Rivoluzione". Era il nome che, tra il serio e il faceto, lo stesso Sgarbi aveva scelto e promosso dopo una serata trascorsa con i suoi amici di Cefalù. Ippolito aggiunge poi che "lunedì mattina saranno resi noti ulteriori dettagli con uno specifico comunicato stampa". Ma a quel punto c'è poco da comunicare, se la notizia è questa. E arriva tanto imprevista che gli stessi supporter di Sgarbi sono stati presi di contropiede: nella pagina di Facebook erano state già annunciate alcune defezioni di fans delusi e disorientati.
Come è nel suo stile, il critico irrompe come un ciclone nella scena politica cefaludese. Se l'annuncio dovesse essere confermato - il buonsenso dice che è meglio attendere - alcune decisioni potrebbero essere rimesse in discussione negli equilibri sconvolti di un centro destra diviso e adesso anche frastornato. Tra duelli e colpi di teatro la candidatura di Croci, va ricordato, era nata dopo una discussione interna al Pdl nella quale lo schieramento anti-Sgarbi aveva avuto alla fine il sopravvento.