Tramontata l’ipotesi Sgarbi, il Pdl di Cefalù potrebbe lanciare la candidatura a sindaco di Massimo Punzi, avvocato, componente del cda della Fondazione San Raffaele Giglio ma soprattutto marito di Simona Vicari. Gianfranco Miccichè con “Grande Sud” potrebbe invece sostenere il sindaco uscente, Pippo Guercio.
Sono gli ultimi boatos politici che arrivano mentre comincia a uscire di scena Salvatore Mangano del movimento “Urbe – Città Nuova”. Lo stesso Mangano dai microfoni di Crm ha detto, infatti, che la sua è stata solo “una disponibilità per aggregare tutte le forze politiche”. In questo modo viene corretta dal diretto interessato la dichiarazione alla Voce di Giovanni Iuppa. Mangano ha lasciato intendere di essere aperto non solo a destra ma "anche a sinistra". E proprio a sinistra una novità giunge da “Cefalù Possibile” che insiste ancora sulla necessità delle primarie, chiedendo in buona sostanza un passo indietro al capogruppo consiliare del Pd, Rosario Lapunzina. È facilmente intuibile l’obiettivo di “Cefalù Possibile”, che ha convocato per martedì una riunione tra le forze di centro sinistra. L'obiettivo è quello di riaprire in extremis i giochi per dare spazio a Mauro Caliò.
Sul fronte delle liste civiche fa la sua comparsa “Alleanza per Cefalù”, patrocinata da un ex d’eccezione: Francesco Dolce, anche se non sarà candidato. “Quella di cinque anni fa – ha detto dai microfoni di Crm l’ex presidente del consiglio comunale – è stata una candidatura di servizio per non fare scomparire il lavoro svolto nei cinque anni precedenti. Sono soddisfatto per il risultato raggiunto nonostante una profonda ferita umana. Adesso – ha aggiunto – dopo tanti anni di silenzio credo ci siano le condizioni per dare un contributo in termini di idee e di progetti per Cefalù anche se non sarò personalmente candidato. Sono soddisfatto – ha concluso l’ex presidente del consiglio comunale – anche perché candidati eletti nel Pdl sono poi entrati come assessori nella giunta di un sindaco, Pippo Guercio, che prima non ha voluto assolutamente il nostro appoggio perché qualcuno aveva imposto un veto”.
È chiaro il riferimento di Dolce a Franco Scancarello, l’artefice del progetto “Cefalù al di sopra di tutto”. Un progetto che, dopo avere vinto le elezioni, ha imboccato una rapida discesa.
Ma di veti sembra che ce ne siano anche adesso a Cefalù. E questa volta nel Pdl. Non si spiega diversamente l’autosospensione dal partito da parte del vicesindaco Roberto Corsello. “Politicamente e ideologicamente – ha detto dai microfoni di Crm – rimango legato al Pdl. Mi sono dovuto autosospendere dal partito perché non è stata rispettata al suo interno una prassi democratica. Si vuole spacciare la volontà di pochi per quella della maggioranza”. E in effetti è strano come siano cambiate le cose per Roberto Corsello all’interno del Pdl successivamente alle dichiarazioni rese da Pippo Guercio, quando nella conferenza stampa di fine anno aveva detto che non avrebbe mai rinunciato al suo vicesindaco. Ne è consapevole lo stesso Roberto Corsello che nel corso della trasmissione radiofonica ha confermato l’ipotesi.
Grande caos, dunque, in una città ormai allo stremo dove i cittadini sembrano sempre più lontani dalla politica e dove si potrebbe assistere anche al ritorno della Vicari, seppur per interposta persona.