ATTI VANDALICI NELLA NOTTE
A Cefalù è guerra del pesce
In fiamme furgone e una casa
Dopo la "sagra" arrivano gli attacchi
Notte calda a Cefalù, e non solo per le temperature di fine agosto. Alcuni atti vandalici che si sono consumati prima dell’alba hanno creato preoccupazione nel settore ittico cefaludese, soprattutto perché sembrerebbero tutti fatti collegati a una vera “guerra del pesce”. In via Cirrincione è andato in fiamme il furgone di una pescheria mentre un altro pescivendolo cefaludese, all’orario di apertura del negozio, trovava la serratura bloccata da colla a presa rapida. Sempre nella notte anche un appartamento ha preso fuoco anche se sono ancora in corso accertamenti per capire se in questo caso non si sia trattato semplicemente di un corto circuito. Unica nota che unirebbe questo evento agli altri è il mestiere di uno dei familiari della casa andata in fiamme, sempre legato all’ambito ittico. Se non bastasse, durante la notte, sono stati distrutti a colpi di mazza alcuni vasi per piante del corso Ruggero. Gli incendi sono stati già denunciati a Polizia e Carabinieri che stanno indagando sul caso. Nonostante non ci siano ancora fonti certe, già da alcuni giorni si vocifera di certe pescherie di Palermo che avrebbero messo gli occhi sul mercato cefaludese. Sembrerebbe addirittura che questa informazione, arrivata ai pescivendoli cefaludesi, li avrebbe spinti a dimostrare di essere presenti sul territorio e a non volersi affatto fare da parte organizzando la sagra delle cozze che si è tenuta alcuni giorni addietro. Letto in questa chiave, l'evento assume un significato molto diverso da quello di semplice festa paesana. Anche la frase che campeggiava sui manifesti da parte dell’organizzatore della sagra, e che recitava “Perito c’è”, con riferimento particolare a uno degli organizzatori, potrebbe sembrare una dovuta difesa del territorio da parte di una categoria locale minacciata dagli avventori palermitani.
29.08.2011
Paola Castiglia