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venerdì, 26 aprile 2024 ore 3:16
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Uccisa ragazza di Caccamo,
il fidanzato fa trovare il corpo
in fondo a un burrone

L’ha uccisa, poi ha tentato di bruciare il cadavere. E alla fine si è presentato dai carabinieri, accompagnato dal padre e da un avvocato, per "collaborare", ha detto. È stato proprio lui poi a portare i militari sul posto. Protagonisti di una tragedia che ha sconvolto Caccamo sono due ragazzi: lui ha 19 anni, lei appena 17. Era una tenera storia d’amore. È finita in una tragedia dai contorni inspiegabili e incomprensibili.
A spezzare la vita di Roberta è stato il fidanzatino Pietro Morreale, conosciuto in paese e rampollo di una famiglia perbene. Cosa sia accaduto non è chiaro come non lo sono le motivazioni del delitto che potrebbe essere stato consumato in un rabbioso impeto improvviso. Tutto è accaduto in una stradella di contrada Monte Rotondo, nella zona di monte San Calogero. Qui Roberta è stata colpita, uccisa e scaraventata in un burrone, dove poi è stata ritrovata dai carabinieri, dai vigili del fuoco e dagli uomini del 118.
Di Roberta mancavano notizie da ieri sera. La ragazza non era tornata a casa e il padre aveva segnalato ai carabinieri la sua scomparsa. Pietro e Roberta erano stati, malgrado la zona rossa, con amici in una villetta di Monte Rotondo poco distante dal punto in cui è stato ritrovato il cadavere. E pare che avessero litigato dopo una scenata di gelosia. Tutti si sarebbero lasciati intorno a mezzanotte. Roberta e Pietro si sarebbero mossi da soli. A questo punto l'indagine è orientata dalle testimonianze di chi c'era. I carabinieri stanno anche visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza del paese. Si cerca di accertare se Morreale sia andato a rifornirsi di benzina presso un distributore di carburante durante la notte.
Il sindaco Nicasio Di Cola si è subito recato a casa della ragazza. “Conosco entrambe le famiglie”, dice. “Sono dedite al lavoro e i genitori hanno sacrificato tutta la loro vita per far crescere in modo onesto e leale i loro figli". Il sindaco, che proclamerà il lutto cittadino, ha anche detto che i due ragazzi erano stati visti insieme ieri sera. Poi la tragedia che ha non solo impressionato ma sorpreso la comunità di Caccamo.
Pietro ha fatto ritrovare il cadavere ma non ha confessato di essere l'assassino. Lo ha detto l'avvocato Giuseppe Di Cesare che assiste il giovane insieme con l'avvocato Angela Maria Barillaro.
Intanto si sta mettendo a fuoco la personalità di Pietro Morreale. Appassionato di Kick boxing, manifestava un carattere forte. Sul suo profilo Facebook compaiono sue foto in compagnia della sorella e anche della vittima. In un post ha scritto: "Ho scelto il male perché il bene era banale". Ma due giorni fa aveva lasciato alla fidanzata un messaggio di tenerezza. "Amore mia biedda", aveva scritto. E lei aveva apprezzato la dichiarazione rispondendo con un cuore.

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La Voce ha scelto di non dare il cognome della ragazza e di non pubblicare la sua foto
24.01.2021
Fausto Nicastro

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