06.10.2018
Daniele Tumminello *
Eravamo in tanti, tantissimi, quel pomeriggio di settembre del 2016, nell’atrio della scuola media di Cefalù a protestare contro la paventata chiusura del centro nascite del “Giglio”. Una grande assemblea civica del popolo del comprensorio Cefalù-Madonie-Nebrodi. Non posso non ricordare le emozioni di quella serata, le parole dei sindaci e degli amministratori, dei medici e del personale, dei rappresentanti dei comitati civici; non posso non ricordare la passione civile e la determinazione con cui un’intera comunità, ben più ampia dei singoli confini comunali, con fermezza ha difeso il diritto a nascere e partorire in sicurezza, in una struttura sanitaria di primo livello, qual è l’ospedale di Cefalù, ampiamente adeguata a garantirlo, questo diritto.
Abbiamo scongiurato quella chiusura, lo abbiamo fatto tutti insieme, ognuno con il proprio ruolo e la forza della libera e civile partecipazione. Dopo due anni, cambiati i colori politici dei Governi regionale e nazionale, il tema della chiusura del punto nascite torna a essere attualità. Le ragioni di una ferma opposizione a tale sciagurata eventualità sono quelle tante, troppe volte ribadite ed evidenziate. Come Partito democratico di Cefalù non abbiamo avuto alcuna esitazione a contrastare con fermezza i rappresentanti del nostro stesso partito, allora al Governo, mettendo davanti alle logiche dell’appartenenza politica, quelle ben più importanti del sacrosanto diritto alla salute dei cittadini.
Lo abbiamo fatto, sindaco e consiglieri in primis, senza remore o tentennamenti e siamo pronti a sostenere ancora una volta le iniziative necessarie. Spiace, tuttavia, rilevare oggi che i rappresentanti del locale MeetUp del M5S scivolino in un tentativo di accendere un’inutile polemica su un tema che ha visto proprio la politica locale saper alzare una sola voce a difesa della salute e dell’ospedale. Ci auguriamo invece che proprio l’attuale ministro della Salute Grillo dimostri in questa circostanza di saper agire concretamente per non far perdere nessuna delle “stelle” meritate dall’ospedale Giglio di Cefalù.
* Partito democratico di Cefalù