LA SETTIMANA DANTESCA DI PALERMO
“Lucean li occhi suoi”, scienza
e stelle accendono la poesia
Scrive libri in equilibrio tra scienza e umanesimo, parla a un pubblico di studenti o di addetti ai lavori con lo stesso entusiasmo, la stessa dedizione. Ma non chiamatelo divulgatore: lo dice sorridendo Guido Tonelli, fisico del Cern di Ginevra che ha aperto l'edizione numero 27 della Settimana di Studi Danteschi. Lui si autodefinisce “una persona che vuole condividere, come quando ascolti una bella musica e vuoi regalarla anche agli altri”.
Sembra stupito dei lunghi applausi degli studenti; spera, sono parole sue, "di soddisfare le aspettative". Lui, lo scienziato che, con la scoperta del bosone di Higgs e con le sue indagini su materia e antimateria, ha sparigliato le carte, tracciato nuove vie, creato un ponte: il bosone di Higgs, infatti, è anche detto "la particella di Dio".
Tonelli ha aperto le giornate della Settimana - diretta da Marilena La Rosa, al Ss Salvatore di Palermo fino a venerdì 20 ottobre - raccontando una storia che lascia senza fiato chi ascolta. Scienza, filosofia, letteratura, atomi, materia e antimateria diventano quasi figure amiche. Con una preziosissima scintilla di ribellione.
"È dalla ribellione che prende le mosse il pensiero, sia materialistico che idealistico. Non si tratta - spiega Tonelli - di due direzioni opposte: nascono dal rifiuto di pensare che, con la morte fisica, finisca tutto. La materia trova nuove modalità di aggregazione, nuove soluzioni. Siamo come le stelle, insomma".
Incantati lo hanno ascoltato (e subissato di domande e riflessioni) i ragazzi dei licei scientifici Albert Einstein, Galileo Galilei, Benedetto Croce, del liceo classico Umberto I, del liceo scientifico-I.S.S. Mario Rutelli, tutti di Palermo.
Quest’anno, la Settimana di Studi Danteschi - nata dalla passione di Giuseppe Lo Manto, illuminato conoscitore e divulgatore della Divina Commedia - parte dal verso con cui Virgilio descrive Beatrice nel II canto dell’Inferno: Lucevan li occhi suoi più che la stella. Un verso che richiama un mondo di suggestioni: la donna, la luce, la stella. Il chiarore, la vita.
La giornata di martedì 17 ottobre ancora al Ss Salvatore - è dedicata a Dennis Bottino, un professore, di origini italiane, che negli anni Venti introdusse lo studio di Dante nel liceo statunitense dove insegnava.
Tema di questo secondo appuntamento è “Quella reverenza che s’indonna” (dal canto VII del Paradiso), su cui riflettono Alex Cuadrado (Yale University), che ha lungamente lavorato sulla convergenza di poesia, politica, storia e religione nell’opera dantesca, e Domenico De Martino (Università di Pavia), noto linguista e studioso dell’opera di Dante.
Dante che prenderà la parola attraverso la lettura del XXX canto del Purgatorio proposta da Concetta Anita Sansone.
Spazio al teatro mercoledì 18 ottobre. Il titolo della giornata sarà il verso del canto IV del Paradiso Con li occhi pieni/di faville d’amor. Ad aprire saranno gli studenti e i docenti della Compagnia teatrale Volti dal Kaos dell’Istituto Don Bosco - Ranchibile di Palermo, con Scene da Ciarlatani: il racconto della Pizia.
A proseguire le esplorazioni nell’universo della Divina Commedia saranno due studiosi che metteranno a confronto i loro mondi solo apparentemente opposti: il paleografo Marco Cursi (Università Federico II di Napoli) e l’astrofisica Laura Affer (Inaf).
Ancora un canto del Paradiso, stavolta il XXXI, sarà d’ispirazione alla mattinata di giovedì 19 ottobre: O donna in cui la mia speranza vige. Altro appuntamento in scena con il laboratorio teatrale del liceo scientifico Einstein di Palermo e il suo Antigone sempre.
A seguire, incontreranno gli studenti l’anglista Maria Serena Marchesi (Università di Messina) e Mirco Cittadini, studioso indipendente, formatore e divulgatore del Poeta e del suo mondo in ogni sua declinazione.
Ultimo giorno palermitano per questa edizione della Settimana venerdì 20 ottobre con il noto verso “Donne ch’avete intelletto d’amore”, dalla Vita Nova di Dante.
Si confronteranno ùAkash Kumar (University of California, Berkeley), che ha incentrato la sua ricerca sulla letteratura italiana medievale focalizzandosi su scienza e filosofia e il celebre studioso e italianista Pietro Cataldi (Università per Stranieri di Siena).
Non poteva che essere il teatro a chiudere i lavori, con la potenza narrativa di Salvo Piparo, introdotto da Vito Discrede, e il suo Dante si cuntA.
Ma non finisce qua: le Settimana di Studi Danteschi quest’anno si prolunga con un evento speciale e approda a Castelbuono. Lunedì 30 ottobre, alle ore 10, appuntamento all’ISS Failla Tedaldi per riflettere sul verso "La mente innamorata, che donnea" (canto XXVII del Paradiso). Ad animare le riflessioni saranno Michela Sacco Messineo (Università di Palermo) e Bernardo Puleio (Liceo classico Umberto I di Palermo).
17.10.2023