Castelli con Leonardo Sciascia
“Paese come cosmo”,
il ricordo di Antonio Castelli
Nel centenario della nascita
Nel centenario della nascita lo scrittore Antonio Castelli viene ricordato con un evento – “Paese come cosmo” – che si terrà il 5 aprile alle 16:30 alla Biblioteca centrale della Regione siciliana in corso Vittorio Emanuele a Palermo.
Sono previsti interventi di studiosi e letture di testi dello scrittore di Castelbuono che piaceva molto a Leonardo Sciascia. Di lui e del suo percorso culturale parleranno la direttrice della Biblioteca, Margherita Perez, lo scrittore Tommaso Romano, Dario Oliveri dell’Università di Palermo, Tommaso Gambaro e Giuseppe Saja curatori del catalogo ‘Paese come Cosmo. Antonio Castelli. Documenti e scritture’ (Salvatore Sciascia editore). Giuditta Perriera proporrà la lettudi alcuni testi.
Antonio Castelli (morto a Palermo nel 1988) è stato uno scrittore tra i più appartati e innovativi del secondo Novecento. Gli ombelichi tenui del 1962 (editore Lerici), Entromondo del 1967 (editore Vallecchi), Passi a piedi passi a memoria del 1985 (editore Sellerio) somno i titoli dei libri con cui Castelli ha attraversato il suo tempo.
Ha scritto Geno Pampaloni di Entromondo: «La grande tradizione siciliana che si richiama al verismo epico di Giovanni Verga è bruciata in questo libro con la rapidità di un corto circuito», e scriveva del suo lavoro Castelli stesso: «Lo stile è per tanta parte un problema di manutenzione del vocabolario».
Antonio Castelli inizia la sua attività pubblicistica collaborando con il Mondo di Mario Pannunzio e con Il Caffè di Giambattista Vicari; i suoi interessi e le sue passioni lo porteranno a occuparsi molto di musica, così come di temi ambientali, in difesa del paesaggio, contro il degrado urbanistico.
Un suo testo, “La condizione accordale. Monomelomimodramma di uomini e cose” avrebbe dovuto essere musicato da Riccardo Malipiero nel 1969, per la riapertura del teatro Bellini di Palermo.
Molto apprezzato da Leonardo Sciascia, ha avuto lunghi e proficui rapporti di collaborazione con Bruno Caruso, ed è stata anche di lunga durata l’amicizia con il maestro Gianandrea Gavazzeni, presenza costante nel tempo al teatro Massimo di Palermo.
Grande è stata anche la sua attenzione verso gli ultimi della terra, fossero questi i contadini delle sue Madonie o i ricoverati dello Psichiatrico di Palermo.
“Parti del discorso contadino”, trasmissione radiofonica Rai del 1978, divenuta un CD, a cura di Giuseppe Saja, e “L’esilio-nido della Real casa dei matti”, pubblicato dal Giornale di Sicilia nel 1976, a commento del volume di Bruno Caruso, rappresentano al meglio le testimonianze di questo suo impegno.
Nel 2008 l’editore Salvatore Sciascia pubblica l’opera omnia di Castelli con molti inediti, a cura di Giuseppe Saja, e nell’ottobre del 2019 l’associazione “Castelli Di Pace”, nata per volontà della moglie dello scrittore Liana Di Pace, il Comune di Castelbuono, il Museo Civico e la Pro Loco, organizzano a Castelbuono la mostra “Paese come Cosmo. Antonio Castelli. Documenti e scritture”, il cui catalogo viene pubblicato dall’editore Salvatore Sciascia nel dicembre del 2021.
In occasione dell’evento sarà allestita una mostra di libri e articoli di e su Antonio Castelli custoditi presso la Biblioteca regionale. Saranno esposte due incisioni che il maestro Nicolò D’Alessandro ha realizzato in ricordo dello scrittore.
01.04.2023