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Compensi al cda del Giglio,
tre assessori regionali
citati dalla Corte dei conti

Sono Borsellino, Gucciardi e Razza
Tre assessori regionali alla sanità sono stati citati in giudizio dalla Procura generale della Corte dei conti. Il pg Marco Cavallaro contesta loro irregolarità nella corresponsione di indennità ai componenti del consiglio di amministrazione della Fondazione istituto Giglio di Cefalù nel periodo 2015-2020.
Secondo l’agenzia Ansa, che ne ha dato notizia, il caso coinvolge gli ex assessori Lucia Borsellino, figlia del magistrato ucciso dalla mafia, Baldassare Gucciardi e l'attuale assessore Ruggero Razza, nonché i dirigenti generali Salvatore Sammartano e Mario La Rocca. Si procede per l'ipotesi di danno erariale.
Le indagini sono state condotte dal nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo secondo cui i compensi ai componenti del cda del Giglio sarebbero stati erogati in assenza di una normativa, statale o regionale, che legittimasse l'istituzione dello stesso consiglio di amministrazione.
Il danno contestato ammonta complessivamente a 545 mila e 146,39 euro. La Procura generale della Corte dei conti lo ha così ripartito: Lucia Borsellino, assessore nella giunta di Rosario Crocetta, 153 mila e 578 euro; Baldassare Gucciardi 97 mila e 286 euro; Ruggero Italo Razza, attualmente in carica, 84 mila e 880 euro; Salvatore Sammartano 153 mila e 578 euro; Mario La Rocca 55mila e 821 euro.
"Ho dato esecuzione a una norma”. È la reazione dell’assessore Razza alla citazione del pg della Corte dei Conti. Razza si dice estraneo a qualsiasi ipotesi di erogazione di compensi irregolare. Lo ripete intervenendo al talk show “Casa Minutella”, trasmissione che va in onda su Blogsicilia, Tempostretto e Video Regione.
“Mi pare singolare – sottolinea – che si possa citare chi ha ridotto il numero dei compensi. Perché noi abbiamo ridotto il numero dei consiglieri di amministrazione e accorpata la figura del presidente con quella del direttore generale, operando un drastico dimagrimento delle spese. Originariamente ci venivano contestati molti milioni di euro. Nella fase istruttoria, insieme ai dirigenti e ai precedenti assessori alla salute, abbiamo chiarito il comportamento della Regione. Il Giglio è una delle più belle realtà della sanità in provincia di Palermo. Alla fine, abbiamo dato esecuzione alle norme".
“È il primo caso - incalza - in cui viene citato un assessore, come nel mio caso, che non ha costituito la Fondazione, non ha deciso come doveva essere fatta, non ha stabilito cosa dovesse fare e non ha nominato neanche i componenti del consiglio di amministrazione, perché non di sua competenza. Forse questi aspetti avremmo dovuto spiegarli prima".
11.11.2021

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