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Lapunzina: lavorò per sostenere il diritto alla salute

Come sindaco, sento di rendere il doveroso, sentito, profondo omaggio della città di Cefalù alla venerata memoria di Salvatore Serio, ottimo sindaco, integerrimo uomo delle istituzioni, cattolico impegnato, uomo di specchiata moralità che mise al servizio della città di Cefalù.
Da sindaco, carica che ricoprì dal 1973 al 1975, senza mai venire meno agli ideali politici e ai valori cui dedicò tutta la sua esistenza, fu fedele servitore delle istituzioni. Pose la sua competenza al servizio alla città, interpretando i bisogni di una città in profondo mutamento che si apriva sempre più ai tempi nuovi e alla temperie socio culturale di un’epoca di profondi cambiamenti del tessuto sociale, politico ed economico.
Nell'interpretare i bisogni della gente, nel rispondere adeguatamente alle necessità, affrontando le difficoltà fu sempre guidato da una formazione umana e professionale che lo portò a farsi interprete delle prioritarie esigenze sociali.
Come dirigente della sanità pubblica fu attento nel rispondere adeguatamente ai bisogni dei cittadini, garantendo accesso alla medicina territoriale e al ruolo di primaria importanza svolto dall’allora ospedale civico “Giuseppe Giglio”, a servizio del quale svolse l’importante funzione di direttore amministrativo, in un’epoca nella quale il mondo politico iniziava a maturare la consapevolezza di istituire un servizio sanitario nazionale che, dalle Alpi a Lampedusa, garantisse l’accesso ai livelli minimi di assistenza a tutti i cittadini, ponendo la pietra miliare dell’attuazione di quel diritto alla salute, oggi drammaticamente così attuale, che i padri costituenti vollero scolpire indelebilmente nell’articolo 32 della Costituzione repubblicana. Ancora ricordiamo il suo impegno nella delicata e fondamentale fase di trasferimento del nosocomio dalla vecchia sede di via Aldo Moro, presso la casa patrizia del fondatore, alla nuova struttura di contrada Pietrapollastra, obiettivo che egli perseguì indefessamente sia come dirigente sanitario sia come esponente politico.
In tal senso l’attenzione ai bisogni sociali fu sempre una costante di vita cui egli seppe declinare in maniera concreta attraverso la sua opera professionale e l’impegno politico, rendendo possibile il perseguimento di obiettivi presenti e futuri a beneficio della società attuale e delle generazioni future.
Nel rivolgere i sentimenti di profondo cordoglio alla moglie, ai nipoti e ai familiari tutti, ora, innanzi al feretro di quest'uomo che ha tanto amato e servito la sua città, chino il mio capo in segno di deferenza e di rispetto e quale sincero e doveroso omaggio da parte di tutti i cittadini di Cefalù.
Salvatore Serio, la città ti ringrazia per tutto ciò che hai saputo e voluto donarle.
* Sindaco di Cefalù
19.02.2021
Rosario Lapunzina *