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LAVORO

Cgil, la formazione professionale solo una bolla già scoppiata

In 10mila hanno manifestato a Palermo
In 10mila hanno partecipato a Palermo alla manifestazione regionale della formazione professionale promossa da Cgil, Cisl e Uil. Sono arrivati pullman da tutte le province - dieci da Messina, cinque da Siracusa, quattro da Agrigento, altri dalle altre province - e il corteo si è mosso da piazza Marina verso palazzo d’Orleans, sede del governo, dove una delegazione sindacale è stata ricevuta dal presidente della Regione. “Chiediamo il riordino del sistema - dice Giusto Scozzaro, segretario generale della Flc Cgil - risposte urgenti ai problemi salariali e occupazionali e lo sblocco con procedura d’urgenza del piano formativo per il 2009, per non evitare che gli studenti perdano un anno”. Cgil e Flc sostengono che per la formazione professionale “come è stato dimostrato, non servono nuovi stanziamenti, né nuovi enti”. “È urgente invece adoperarsi per ridare qualità al sistema - dice Scozzaro - per dare reali opportunità agli studenti e nuovi strumenti alle imprese, seguendo le logiche dei bisogni formativi e sottraendolo al quelle del consenso elettorale”. “La grande partecipazione di oggi - ha detto Italo Tripi, segretario generale della Cgil siciliana - allo sciopero e alla manifestazione della formazione professionale segnala il malcontento per l’incapacità e l’inefficienza dimostrata dal governo. Siamo in presenza di una bolla, gonfiata da questo e dai governi precedenti, che ora è esplosa, e di questo l’esecutivo non può non tenere conto. Tutti i nodi sono ormai al pettine - continua Tripi - e occorre sbloccare il piano formativo e mandare al lavoro la gente. Contemporaneamente è necessario avviare il confronto per un intervento profondo di riordino del sistema". Per questo, secondo Tripi “ragionevolezza avrebbe voluto che il percorso fosse gia’ avviato. L’incapacita’ dell’assessore al lavoro ha invece aggravato la situazione”. Sull'argomento interviene anche la Cisl, che fa sapere al governatore Lombardo che “serve una svolta a 360 gradi nella gestione della formazione professionale siciliana”. Maurizio Bernava, segretario della Cisl Sicilia, e Angelo Prizzi, segretario della Cisl Scuola, dopo il corteo che ha visto in piazza dicono di aspettarsi una delibera della giunta regionale che azzeri le forzature dell’assessore Carmelo Incardona. "Il settore - dicono - ha bisogno di essere rifondato su criteri nuovi di legalità, trasparenza e qualità, in una logica di integrazione col sistema della pubblica istruzione. E con l’intento di dare certezze contrattuali e retributive ai lavoratori".
31.03.2009
Giovanni Nicolosi