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Formazione, i sindacati chiedono una svolta Proclamato sciopero e manifestazioni

I lavoratori della formazione professionale si mobilitano contro il “rischio implosione” del settore, a seguito delle ipotesi avanzate nei giorni scorsi dall’assessore regionale al ramo, Carmelo Incardona. Lo sciopero è proclamato dai sindacati di categoria di Cgil Cisl e Uil che chiedono al governatore Raffaele Lombardo “l’immediato ritiro” del decreto 26 firmato nei giorni scorsi proprio da Incardona. “Serve una svolta nelle prossime ore – commenta Maurizio Bernava, segretario della Cisl Sicilia. La formazione è l’altra gamba del disastro siciliano, dopo la sanità. Una voragine di sprechi, per la quale ci aspettiamo che Lombardo intervenga immediatamente. Il sindacato è pronto a fare la sua parte”. Lo sciopero sarà preceduto domani dalle 9 alle 14 da un sit-in davanti a Palazzo d’Orleans con la partecipazione di delegazioni di lavoratori e rappresentanze sindacali aziendali di tutte le province siciliane. Martedì 31 seguirà una manifestazione regionale a Palermo con concentramento alle 10 a piazza Marina e corteo che si concluderà a piazza Indipendenza, dinanzi alla presidenza della Regione. Le organizzazioni sindacali chiedono che il governo regionale non proceda alla pubblicazione dell’elenco dei progetti valutati ammissibili se non in coerenza con i contenuti dell’avviso pubblico e della delibera della Commissione regionale per l’Impiego del 5 marzo, altrimenti oltre mille lavoratori della formazione professionale verranno consegnati alle procedure di mobilità, producendo effetti sociali devastanti e mai vissuti in tali dimensioni in questo settore. Chiedono, pertanto, l’immediato ritiro del DA 26 e la urgente riproposizione di un nuovo provvedimento che ottemperi alle prescrizioni contenute nell’avviso pubblico n 12 del 17 settembre 2008 ed asseverate dalla delibera della Commissione regionale per l’Impiego del 5 marzo. Denunziano la violazione della legge regionale 15 maggio 1991 n. 27 e sue successive integrazioni e modificazioni, in quanto l’assessore regionale al ramo, Carmelo Incardona, avrebbe dovuto adottare il piano formativo entro il mese di novembre 2008. Risultano evidentemente violati i termini atti a garantire il diritto alla formazione dei cittadini siciliani e il contestuale diritto del personale a tempo indeterminato dipendente dagli enti formativi alla retribuzione e alla certezza occupazionale. Il personale in questione è altresì tutelato dalle norme legislative regionali attraverso il combinato disposto dell’art. 2 della Legge regionale 25 del 1993 e dall’art. 39 della Legge regionale 23 del 2002, con il rimando dinamico all’art. 132 della Legge regionale 4 del 2003. Le organizzazioni sindacali denunziano la incontrollata lievitazione della spesa pubblica che, allargando la platea dei soggetti gestori senza reali controlli né sulla qualità, né sull’efficacia, ha prodotto danni strutturali nel settore. Tale tendenza risulta quanto più inaccettabile in un momento nel quale la crisi economica generalizzata mostra i suoi gravi effetti anche nella Regione siciliana. Si chiede ai massimi livelli l’intervento del governo della Regione per procedere all’avvio immediato delle attività, ai sensi di quanto previsto dall’avviso pubblico e dal deliberato della Commissione regionale per l’impiego, per garantire l’utenza, evitarne la dispersione, e per garantire i livelli occupazionali e le retribuzioni dei lavoratori. In caso contrario, per affrontare le emergenze sociali, occupazionali e retributive sarà necessaria l’apertura di uno speciale tavolo di confronto con il governo. In ogni caso le organizzazioni sindacali rivendicano dalla amministrazione regionale e dal Parlamento siciliano il riordino amministrativo, normativo e legislativo del settore che lo stato di attuale crisi strutturatasi negli anni, richiede inderogabilmente, e che è ineludibile per garantire il rispetto dei diritti dell’utenza e di tutti i lavoratori. Sino ad allora, chiedono che non vengano consentiti in alcun modo ulteriori accessi di soggetti gestori e di personale nel settore. Pertanto le organizzazioni sindacali proclamano lo sciopero dei lavoratori della Formazione Professionale per giorno 31 marzo. Per questa data è organizzata la manifestazione regionale a Palermo con concentramento alle ore 10 in piazza Marina e corteo che si concluderà a piazza Indipendenza di fronte alla presidenza della Regione. Lo sciopero sarà preceduto da un sit–in venerdì 27 marzo dalle ore 9 alle ore 14 presso la presidenza della Regione in piazza Indipendenza a Palermo, con la partecipazione di delegazioni di lavoratori e rappresentanze sindacali aziendali di tutte le province siciliane.
27.03.2009
Giovanni Nicolosi