Ancora fuoco, diversi
fronti attorno a Cefalù
Il sindaco: "Si vive ormai nel terrore"
Cefalù ancora assediata dagli incendi. Per un'intera giornata vigili del fuoco e uomini della Forestale e della Protezione civile hanno fronteggiato vari fronti di fuoco in varie zone. Le fiamme sono divampate quasi simultaneamente nella notte e sono state alimentate dalle folate del vento di scirocco. Gravi i danni alle aree boschive delle contrade Vatalara, Cicirata e Serre. Sono intervenuti anche due Canadair nella mattina, altri due nel pomeriggio.
Le fiamme hanno toccato anche quelle zone che erano state già devastate dagli incendi di settembre che provocarono la fuga di centinaia di turisti, l'evacuazione di grandi strutture alberghiere e la morte di una donna bruciata mentre tentava di salvare i suoi cavalli intrappolati nella stalla.
Mentre erano in corso le operazioni di spegnimento un altro incendio è divampato in tutt'altra zona, il bosco di Radica, verso Castelbuono.
Dopo tanti interventi le fiamme sono state contenute ma continuano a resistere alcuni focolai. Si spera in un provvidenziale cambiamento delle condizioni meteo.
"C'è un attacco sistematico - dice con amarezza il sindaco Daniele Tumminello - al nostro patrimonio ambientale e naturalistico. Ormai si vive nel terrore di incendi che producono poi effetti devastanti. Non si può continuare a fronteggiare questa emergenza".
"Sembra - aggiunge - un vero piano del terrore, studiato e messo in opera da vigliacchi organizzati, che analizzano in anticipo il meteo e colpiscono contemporaneamente in più punti, in Comuni diversi, nelle ore serali, per rendere assai difficoltosa se non impossibile l’opera di spegnimento. Terroristi. Cui non interessa di mettere a rischio la vita delle persone. A costoro diciamo che la nostra comunità non si piega. Abbiamo messo in atto ciò che si poteva nelle condizioni esistenti, con tutti gli uomini e mezzi a disposizione. Siamo intervenuti con le prime squadre in tempi rapidi, ma la violenza delle fiamme ha avuto la meglio e ci ha costretti a lottare per molte ore, una notte intera, per impedire al fuoco di propagarsi a ridosso del centro abitato. Vatalara, Mollo, Cicirata, Serre, parte alta di Grugno, queste le zone colpite, cui si è aggiunto, intorno alle 4:30 del mattino, anche il bosco della Radica, esattamente agli antipodi. Vogliamo e dobbiamo fare di più, tutti insieme: istituzioni regionali, istituzioni locali, cittadini. Sento forte il sentimento della riconoscenza e della gratitudine verso tutti, ma proprio tutti coloro che, con senso del dovere, con sprezzo del pericolo, con spirito di solidarietà e volontariato, sono stati “sul campo” questa ennesima notte. Abbiamo il dovere di rendere la vita difficile a chi minaccia la nostra vita".
20.10.2023