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NOTTE DI PAURA NEL BORGO MADONITA

Lungo fronte di fuoco da Gratteri fino a Cefalù

Il vescovo denuncia: governi inerti
A Gratteri si è vissuta una notte di paura per gli incendi, naturalmente dolosi, divampati e alimentati dal vento di scirocco che ha creato un lungo fronte di fuoco fino alle porte di Cefalù. La situazione è drammatica e complicata”, ha detto il vice sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina. Le squadre di soccorso e dei vigili del fuoco hanno incontrato grandi difficoltà. Anche il Canadair inviato in mattina ha dovuto interrompere le operazioni a causa del vento. Le fiamme Le fiamme hanno attraversato una vasta zona già devastata dagli incendi di questa estate e sono arrivate nella contrada di Rapputi. Gravissimi i danni ambientali e al patrimonio naturalistico, in pericolo il borgo di Gratteri tanto che il sindaco Giuseppe Muffoletto ha ordinato la chiusura delle scuole. Il vescovo di Cefalù, Giuseppe Marciante, ha inviato un messaggio alla comunità tramite il sindaco Muffoletto e il parroco don Nicola Crapa. Oltre alle preghiere e alla invocazione al patrono san Giacomo, il prelato ha denunciato: “Ormai il fenomeno degli incendi è diventato insopportabile. Occorre organizzare una protesta generale davanti all'inerzia colpevole dei vari governi regionali. Mi dispiace tanto. Tra incendi e calo demografico avanza la desertificazione della Sicilia”. Le parole del vescovo non sono piaciute al presidente della Regione, Renato Schifani, che si dichiara stupito della denuncia del prelato e si fa fotografare nella sala operativa della Forestale: il messaggio subliminale è che il presidnete della Regione segue l'emergenza incendi in prima persona. Si apre così una polemica inedita tra il vescovo e il governatore che si allarga anche all'opposizione. “Stupiscono - è la replica di Schifani - le parole del vescovo di Cefalù, che rischiano solo di alimentare proteste e fomentare la sommossa popolare. Comprendo e condivido la rabbia e l’indignazione per questo ennesimo scempio ai danni del nostro territorio e delle nostre comunità, ma riteniamo ingiustificabili gli attacchi a questo governo regionale che fin dal suo insediamento ha lavorato e continua a lavorare per risolvere in maniera strutturale i problemi della Sicilia, tra i quali gli incendi, operando strategicamente per la tutela del territorio e la prevenzione. Ricordo al vescovo che abbiamo dovuto pagare un duro prezzo in termini di vite umane nel contrasto ai roghi causati spesso da criminali senza scrupoli. Tutte le istituzioni dovrebbero unire le forze per una trasformazione culturale improntata alla cura e al rispetto del creato”. Il caso sembra destinato ad allargarsi. Nella polemica interviene anche il segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo. "Siamo al delirio - dice - da onnipotenza che non cela altro, e lo abbiamo detto anche quest’estate, l’assoluta inadeguatezza politica di questo esecutivo con in primis il suo presidente”. "“Dalla Regione - è l'opinione di Barbagallo - nessuna programmazione, zero attività di prevenzione e – prosegue – controllo nelle zone boschive e in quelle ad alto rischio incendi a causa dell’incuria. Ed è altrettanto grave, da parte di Schifani, strumentalizzare il sacrificio, a costo della vita, del personale anti incendio, per zittire il vescovo di Cefalù, a cui va la nostra vicinanza e solidarietà”.
22.09.2023