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Tragedia alla Targa Florio, tutti assolti per i due morti

Sentenza del gip di Termini Imerese
Non ci sono colpevoli per la tragedia alla Targa Florio del 2017 nella quale morirono un pilota e un commissario di gara. ll gip di Termini Imerese, Claudia Camilleri, ha assolto dall’accusa di omicidio colposo il direttore della gara, Marco Cascino, il delegato all’allestimento del percorso, Antonio Pochini, e l’Aci. Erano accusati di omicidio colposo. L’incidente il 21 aprile 2017 su un rettilineo di Isnello. Il pilota Mauro Amendolia travolse e uccise il commissario Giuseppe Laganà. Il pilota, che aveva una grande esperienza di competizioni automo nilistiche era al volante di Bmw Mini Cooper con a fianco la figlia Gemma. Amendolia morì subito, la figlia si salvò. Secondo l’accusa, gli operatori finiti sotto processo avrebbero dovuto vigilare e accertarsi che tutte le norme di sicurezza fossero adottate. Tra le misure obbligatorie c’erano le cinture allacciate. La figlia del pilota le indossava e si salvò. Il padre no. L’impatto è stato così violento da fare saltare il casco indossato dal pilota. Il giudice non ha seguito la linea dell’accusa, ha attribuito la morte di Laganà al pilota e ha quindi assolto gli imputati Prosegue invece con rito ordinario il processo a carico del presidente dell’Aci e organizzatore della gara, Angelo Pizzuto.
09.11.2022