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Termini, pergamene e sigilli raccontano antichi privilegi

Alla Biblioteca “Liciniana” di Termini Imerese viene per la prima volta esposta la collezione completa dei preziosi sigilli di diverse epoche. Di particolare interesse sono gli stemmi dipinti sulla scatola contenente il sigillo di accompagnamento del diploma di privilegi di Pietro II d’Aragona, concesso alla città di Termini dopo l’assedio degli Angioini del 1338. La mostra include anche alcune pergamene del XIV e XVII secolo relative a vari privilegi concessi alla città da sovrani Aragonesi e Pontefici riguardanti fiere e feste. La manifestazione si inserisce nel “Maggio di libri 2022 - Contemporaneamente leggere per comprendere” con gli interventi di Gaetana Minnone, autrice della tesi di master biennale dal titolo: “Pergamene, carte antiche e sigilli dell’Archivio storico di Termini Imerese”, e Maria Rosa Caracausi, docente di Lingua e letteratura neogreca presso il Dipartimento “Culture e società” dell’Università di Palermo. “La tesi della dottoressa Minnone è stata pubblicata nel volume che raccoglie i lavori prodotti nell'ambito del master che prepara specialisti nella valutazione dei beni culturali anche con l'occhio alla individuazione di falsi” dice la direttrice della biblioteca “Liciniana” Claudia Raimondo. “Non è un caso che la ricerca abbia destato grande interesse nella comunità scientifica”. La biblioteca “Liciniana” di Termini Imerese, è senza alcun dubbio una tra le più prestigiose istituzioni culturali della Sicilia. Venne fondata, oltre duecento anni fa, dal dottore in teologia e insegnante di retorica, il sacerdote Giuseppe Ciprì (1743 – 1809), e fu chiamata “Liciniana” dal nome di “Mopso Licinio”, che egli stesso aveva assunto come pseudonimo entrando a far parte dell’Accademia termitana. La preziosa collezione di sigilli resterà in mostra fino al 30 giugno.
25.05.2022