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Finta disabile per 39 anni, indagata donna di Termini

Per 39 anni ha simulato una disabilità mentale e in questo modo è riuscita ad avere, dal 1983, un trattamento pensionistico di invalidità civile, oltre all'indennità di accompagnamento da 800 euro al mese. L’inganno è stato ora scoperto dalla Guardia di finanza che ha sequestrato beni per 205 mila euro a una donna di 67 anni di Termini Imerese. Il provvedimento è stato emesso dal gip di Termini Imerese che ha contestato alla donna una truffa aggravata finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche. Secondo il nucleo di polizia economico-finanziaria delle Fiamme gialle l'indagata, che avrebbe simulato l’infermità mentale, in realtà "sarebbe autonoma nel suo vivere quotidiano, in grado di provvedere ai propri bisogni senza alcun aiuto". "Nel corso delle indagini – si legge in una nota della Guardia di finanza - l'indagata è stata osservata mentre era intenta a fare la spesa al mercato rionale, interagendo normalmente con avventori e commercianti e, inoltre, le foto estrapolate dal suo profilo social la ritrarrebbero in atteggiamenti verosimilmente incompatibili con la patologia certificata: in una immagine, ad esempio, l'indagata sarebbe ritratta mentre compie attività ludico motoria, nonostante sia stata riconosciuta non rispondente a stimoli esterni". "Sulla base degli elementi acquisiti, la donna nel corso degli accertamenti sanitari all'epoca svolti, sarebbe riuscita a ingannare la commissione medica – sostengono gli investigatori - risultando affetta da una grave patologia, diagnosi successivamente confermata nel 2010 che le ha garantito la corresponsione di un trattamento pensionistico di oltre 800 euro mensili". Il gip del Tribunale di Termini Imerese ha ordinato il sequestro cautelare di 205.559,57 euro, pari alle somme che nel tempo, secondo l'accusa, sarebbero state indebitamente percepite L’indagine si è avvalsa anche da intercettazioni dalle quali sono emerse prove della presenta truffa. "Ogni tanto – si sente in un video delle Fiamme gialle – andavo dal dottore e mi facevo prescrivere due pacchi di piccole e le mettevo dentro, e poi infatti le buttavo. Certo, io le caramelle eh.. le dovevo prendere, se non le prendo risulta, perché comunque prendo le caramelle, ha capito?". La frase è pronunciata dalla donna in una telefonata ascoltata dalla Guardia di finanza di Palermo “È di fondamentale importanza il contrasto dei comportamenti illeciti che sottraggono risorse alla collettività, risorse che - dice il colonnello Gianluca Angelini comandante del nucleo di Polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Palermo - devono raggiungere i soggetti che ne hanno effettivamente bisogno, al fine di tutelare le fasce più deboli della popolazione”.
04.05.2022