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Ripuliti da reti abbandonate i fondali del golfo di Cefalù

Oltre mezza tonnellata di reti da pesca fantasma, cioè abbandonati, è stata recuperata nel corso di un’operazione di bonifica dei fondali del golfo di Cefalù. All’opera volontari, sommozzatori, uomini e mezzi della Guardia costiera, alcuni pescherecci della marineria cefaludese. All’operazione conclusiva hanno assistito l’assessore comunale Francesca Salva Mancinelli e l’assessore regionale Toto Cordaro. Tutto nasce dall'impegno e dall'intraprendenza dei fratelli Andrea e Marco Spinelli e dal rapporto di collaborazione con l'Istituto oceanografico di Valencia, la Capitaneria di Porto di Cefalù, il reparto sub della Guardia Costiera. La bonifica si è svolta in più riprese. Il Comune di Cefalù, che rivendica un’attenzione particolare alle tematiche ambientali, aveva ricevuta per email da parte di Andrea Spinelli la proposta ufficiale della missione Euridice. E si è subito attivato per la ricerca di una ditta accreditata per lo smaltimento di oltre mezza tonnellata di reti da pesca, recuperate a una profondità tra i 19 e i 27 metri, e offrendo inoltre il massimo supporto allo straordinario team impegnato a ripulire i fondali da rifiuti speciali che danneggiano l'ecosistema marino. Con Marco e Andrea Spinelli, uno operatore subacqueo e l’altro subacqueo biologo marino, sono intervenuti tra gli altri Carlos Taurá, sommozzatore, e Dyana Vitale biologa marina e ricercatrice presso l’Università di Valencia. Le operazioni sono state riprese con la regia di Marco Spinelli da un team di cui facevano parte Daniele Piras direttore della fotografia, Ramona Linzola per la produzione, Serafino assistente operatore video Chiara Bonzano graphic designer e assistente alla produzione
25.08.2021
Fausto Nicastro