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Per i lavoratori della Blutec 1° maggio davanti ai cancelli

I lavoratori della Blutec passeranno il primo maggio davanti ai cancelli della fabbrica. E martedì si ritroveranno a Palermo davanti a palazzo d’Orleans. Questo programma di lotta nasce dal fallimento dell’ultimo vertice al Mise con i sindacati che ha aperto un futuro nero per mille operai e per le loro famiglie. Un colpo al piano di ripresa produttiva. “C'è il pericolo concreto – dice Roberto Mastrosimone segretario regionale della Fiom – che il 16 maggio il Mise possa bocciare il piano dei commissari straordinari, con la conseguente liquidazione e il licenziamento collettivo ". Davanti allo stabilimento a fianco dei lavoratori ci sarà anche una delegazione del Comitato dei sindaci. “I lavoratori non ce la fanno più. Temiamo - dice Antonio Nobile segretario generale Fim Cisl Palermo Trapani - che non sarà approvato il programma presentato dai commissari straordinari di Blutec. Si potrebbe arrivare alla liquidazione dell'azienda e quindi ai licenziamenti. In mancanza dell'ok sul piano intanto è fondamentale la proroga dell'amministrazione straordinaria e la concretizzazione delle manifestazioni di interesse per l’area industriale di Termini. Bisogna pensare alle tutele per tutti, dipendenti Blutec e lavoratori dell’ex indotto Fiat perché ancor più in questo momento non possiamo consentire la perdita di posti di lavoro”. La seconda giornata di protesta, davanti a palazzo d’Orleans, trova una motivazione nel fatto che all'ultimo vertice al Mise la Regione era assente. “Vogliamo capire – incalza Mastrosimone – se il governo Musumeci ha deciso di mollare in modo definitivo mille lavoratori". I sindacati sono molto preoccupati, anche perché dal Mise e dalla Regione non è arrivata alcuna rassicurazione sul rinnovo dell'accordo di programma: 240 milioni di euro per la reindustrializzazione dell'area, scaduto nel 2018. Nulla si sa ancora del progetto del Consorzio Sud, che si era fatto avanti per rilevare la fabbrica
30.04.2021