Stampa articolo

Targa Florio, grande lotta e ora si corre nelle Madonie

Lotta agguerrita alla prima tappa della Targa Florio Classica 2020, gara di regolarità classica. Lasciato il museo dei motori e dei meccanismi del sistema museale dell’Università di Palermo i 98 concorrenti hanno affrontato il mare e la montagna nel Trapanese mentre domani si corre nel circuito del mito sulle Madonie. Nell’annunciato testa a testa iniziale tra le due Fiat 508C, rispettivamente del 1937 e 1939, di Passanante-Di Mauro e Moceri-Dicembre, se ne è aggiunta anche una terza, del 1938, quella di Angelo Accardo e Filippo Becchina. Nel pomeriggio qualche nuvola e un accenno di pioggia non hanno certamente fiaccato lo spirito indomito dei regolaristi, poi di nuovo sole mentre le vetture facevano trionfale ingresso a Campobello di Mazara. Qui sono spiccate le ottime prestazioni anche della Lancia Fulvia Coupé del 1973 di Dario Converso e Federica Ameglio e di un’altra Fiat 508 C del 1938, la quarta in gara, quella di Alberto Diana e Anna Maria Revello. Da qui ancora controlli cronometrici nel passaggio dalla strada delle saline alla via Garibaldi, Castelvetrano, Santa Ninfa e Cretto di Burri prima di rientrare all’università dopo ben 77 prove affrontate tra prove cronometriche e di media rilevate dall’official timeekeper Tag Heuer su oltre 300 km di strada. È stata una giornata intensa nella quale le abilità al volante di tutti i piloti sono state messe alla prova. Domani mattina, a partire dalle 9:00, si tornerà nuovamente in strada per la seconda e ultima tappa della Targa Florio Classica 2020, questa volta nelle Madonie in un percorso che andrà a ricalcare quello originario sul circuito madonita riportando alla vita il mito di Floriopoli.
16.10.2020