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Tra Termini e le Madonie
una rete di “nuova” politica

Nasce una rete nell’area delle Madonie e di Termini Imerese che si propone di svolgere un ruolo politico nel territorio. Si chiama "Costituente per le Madonie e l'Imera" e si propone di “incidere per un rinnovamento che porti a invertire la tendenza allo spopolamento, alla marginalità, alla disoccupazione e al degrado politico, a partire dai comuni e dalle realtà locali, abbandonando però la logica del campanile”.
Il programma indicato in un documento tocca tutti i temi cruciali del territorio: spopolamento delle aree interne, desertificazione economica, smantellamento della sanità pubblica madonita a favore di altri nosocomi e di interessi privati, disoccupazione ed emigrazione giovanile, invecchiamento della popolazione, degrado ambientale, gestione accentrata e senza controllo democratico dei flussi di fondi pubblici affluiti nel territorio, pletorici organi sovracomunali di scarsa utilità concreta e talora costituiti con procedure burocratiche che lasciano spazio a diverse perplessità. E ancora: “nessuna seria prospettiva di sviluppo reale e duraturo, l’onta di diversi Comuni in cui alle elezioni viene presentato un solo candidato sindaco e una sola lista per il Consiglio comunale”.
Inoltre, sottolinea il documento, “i passaggi fondamentali della politica comunale e sovracomunale non sono mai stati condivisi con la cittadinanza, annullando ogni forma di coinvolgimento civico in fase decisionale”.
La rete guarda all’imminente arrivo dei fondi del Pnrr che trovano “una classe dirigente regionale, comunale e soprattutto sovracomunale che, se non complice di tutto ciò, non è stata capace di arginare il disastro, di fronte a meschini scambi di accuse, avvenuti o imminenti, tra i potentati locali sia quelli attuali che quelli ormai decotti”.
Il manifesto che annuncia la costituzione della rete contiene molti punti di forte connotazione politica, anzi di “nuova” politica. Ma nulla dice sulla sua collocazione. Sembra piuttosto pensato come base di uno schieramento che cerca uno spazio autonomo e rifugge da “ogni logica clientelare e di mediazione non alla luce del sole”: è una linea ancora generica di intonazione antipolitica che solo con le scelte future potrà essere meglio delineata. Per questo va tenuto presente che la rete nasce per ora senza volti di ispiratori e dirigenti e in coincidenza sia con gli appuntamenti elettorali di primavera sia con l’arrivo dei fondi del piano nazionale di ripresa e resilienza.
13.01.2022
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