Famiglia iraniana accolta
dalla diocesi di Cefalù
Una famiglia iraniana viene ospitata da ieri in una casa di Cefalù dopo essere stata accolta dalla Curia. Era giunta in Italia a Fiumicino assieme ad altri 43 profughi provenienti dal campo dell'isola di Lesbo e da Atene.
L'arrivo in Diocesi del nucleo familiare, una mamma con due ragazzi, è stato possibile grazie alla collaborazione tra la Comunità di Sant'Egidio che ha promosso i corridoi umanitari, la Caritas diocesana e il Servizio pastorale cooperazione missionaria tra le chiese e Migrantes. La famiglia ha passato gli ultimi tre anni in Grecia.
I corridoi umanitari per i profughi sono un programma sicuro per consentire a persone in "condizioni di vulnerabilità" un ingresso legale sul territorio italiano con visto umanitario e la possibilità di presentare domanda d'asilo e sono frutto di un protocollo d'intesa tra la Comunità di Sant'Egidio, la Federazione delle Chiese evangeliche in Italia, la Tavola Valdese, la Caritas Italiana e il Governo italiano.
Il loro arrivo era stato annunciato dal vescovo di Cefalù, monsignor Giuseppe Marciante, lo scorso settembre, in occasione della 107° Giornata mondiale del migrante e del rifugiato.
"L'arrivo di questa famiglia nel periodo che ci prepara al Natale invita tutta la comunità diocesana e in particolare quella cefaludese - ha dichiarato il vescovo - a fare spazio autentico all'altro, a chi è nella difficoltà, ad ogni nostro fratello che soffre".
L'invito del Vescovo è quello di essere ancora una volta una comunità che accoglie e che si impegna a dare un'opportunità concreta a chi è fuggito dalla propria terra nella speranza di un futuro migliore.
01.12.2021