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Rabbia e paura a Termini
al sit-in dei lavoratori Blutec

Il primo maggio di Termini Imerese è stato purtroppo identico a quello degli ultimi anni. I lavoratori della Blutec e quelli dell’indotto si sono ritrovati, in un clima di grande tensione, davanti ai cancelli dello stabilimento eex Fiat. Dominava la rabbia per un futuro che appare molto difficile. La vertenza riguarda un migliaio circa di operai.
Questa è stata la prima giornata di una manifestazione che martedì avrà una replica a Palermo davanti a palazzo d’Orleans, la sede della giunta regionale. La mobilitazione è stata organizzata in vista di un nuovo decisivo incontro al Mise: il secondo in pochi giorni. Quello precedente aveva lasciato tutti delusi perché al tavolo non è emersa la possibilità di dare corso al piano di ripresa produttiva preparato dalla gestione commissariale della Blutec.
Non è che le cose siano cambiate in pochi giorni. E per questo sale tra gli operai la preoccupazione che la lunga vertenza stia per concludersi con una chiusura senza appello. La prossima riunione è fissata per il 16 maggio. Se nulla cambierà la conseguenza sarà solo una: licenziamento collettivo e revoca degli ammortizzatori sociali. “Questo – ha detto la senatrice Campagna – non è più il momento di chiedere un prolungamento della cassa integrazione. Si chiedono risposte concrete su un futuro basato sul lavoro”.
Ma come si potrà costruire? I lavoratori e i sindacati, così come i rappresentanti del comitato dei sindaci della circoscrizione, si sono ritrovati attorno alla richiesta di prorogare la gestione commissariale per dare modo ai commissari di mettere a punto un nuovo piano spendibile su un mercato molto difficile. Non sono mancati negli interventi richiami anche al ruolo della Regione. “Non vogliamo attardarci nelle polemiche – ha detto Roberto Mastrosimone della Fiom – ricordando le assenze della Regione nei momenti cruciali. Perciò la porta resta aperta”. Ma martedì, hanno ripetuto in tanti, è necessario che anche dalla Regione giungano risposte molto chiare e decisioni concrete.
01.05.2021

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