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Sanità, Nebrodi e Madonie: ecco i nostri punti critici

I sindaci delle Madonie e dei Nebrodi presentano al Ministero della Salute le criticità degli ospedali dei loro territori. Lo hanno fatto in un confronto con una dirigente in rappresentanza del ministro per focalizzare l’attenzione sui punti nascita e sui problemi complessivi delle strutture sanitarie. Sono temi che assumono particolare emergenza anche e soprattutto in relazione alla collocazione geografica degli ospedali nelle due aree interne. L’impegno delle delegazioni è quello di produrre un dossier che, in maniera puntuale, sintetizzi le criticità evidenziate e al contempo possa rappresentare base e presupposto per rivendicare deroghe per i punti nascita e rappresentare un elemento fondante di rivisitazione dei parametri per le aree interne. I sindaci hanno chiesto l'apertura di un tavolo di confronto in cui, oltre le rappresentanze istituzionali, regionali e ministeriali vi siano anche i vertici delle Asp di Palermo e Messina (anche alla luce della circostanza appresa in questa sede che il parere del comitato percorso nascita a detta della rappresentante del Ministero pare non costituirebbe parere vincolante). La dottoressa Gullino, la dirigente ministeriale, ha positivamente accolto la sollecitazione impegnandosi ad aggiornare il tavolo dopo la presentazione dei predetti dossier. Per le Madonie erano presenti i sindaci Pietro Macaluso (Petralia Soprana), Franco Calderaro (Castellana Sicula), Francesco Migliazzo (Gangi), Leonardo Neglia (Petralia Sottana), Piercalogero D'Anna (Bompietro), Luigi Iuppa (Geraci Siculo), Lillo Puleo (Vice sindaco di Blufi) e Sandro Silvestri (assessore di Polizzi Generosa).
14.02.2020