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DECISO IN UN VERTICE A TERMINI IMERESE

Il giallo dei sub, ricerche in mare da Trabia a Tusa

Aerei della Marina militare e mezzi della Guardia costiera perlustreranno un lungo tratto di mare fra Trabia, Cefalù, Castel di Tusa e oltre alla ricerca di tracce utili a spiegare il giallo dei tre sub trovati morti fra il 31 dicembre e l'8 gennaio. Alle ricerche prenderanno parte anche i carabinieri che controlleranno da terra il lungomare. Queste le decisioni adottate durante un vertice al palazzo di giustizia di Termini Imerese convocato dal procuratore Ambrogio Cartosio al quale hanno partecipato il procuratore di Patti, Angelo Cavalaoo, e vari investigatori. La scoperta dei tre sub senza nome viene "logicamente collegato", ha detto il procuratore Cavallo, al ritrovamento di 98 chili di hashish all'interno di sacchi di juta galleggianti che potrebbero essere stati scaricati in mare da un'imbarcazione naufragata. La droga è stata recuperata sulle spiagge di Castelvetrano, Cefalù, Messina e Agrigento. I tre uomini che indossavano tute da sub potrebbero essere stati utilizzati come corrieri. E la dimostrazione del fatto che le tute non spiegano tutto sta nel fatto che uno dei tre indossava scarpe da tennis. Sarebbe inverosimile pensare che si immergesse calzando scarpe. Le tute servivano forse come salvagente per dare un minimo di sicurezza durante una lunga traversata. Ma erano solo tre? Le ricerche mirano a dare anche risposta a questo interrogativo. A complicare le cose c'è la mancanza di denunce di persone scomparse. E questo alimenta l'ipotesi che i tre uomini potrebbero non essere italiani. Un indizio utile potrebbe venire dal ritrovamento dell'imbarcazione. Questo è anche l'obiettivo del piano di ricerche messo a punto durante il vertice in Procura.
17.01.2020