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IL RICORDO A 40 ANNI DALLA SCOMPARSA

Gino Carollo, il politico umano di Castelbuono

Quarant'anni fa moriva Gino Carollo. Fu sindaco dal 1952 al 1957 e nel 1960; deputato all’Assemblea regionale siciliana dal 1963 al 1974; consigliere comunale dal 1952 fino al 13 gennaio 1980, giorno in cui è venuto a mancare. Insegnante, uomo di cultura, inaugurò una stagione politica di sorrisi che sdrammatizzavano le tensioni e i fanatismi, le contrapposizioni e le posizioni irate tipiche di quel periodo storico. Dell’interesse per il paese che faceva prevalere sulle contrapposizioni tra opposti partiti ne fece la caratteristica principale del suo operato. In tal senso, un nota del Pd ricorda l’approvazione della legge regionale nel 1971 che finanziò il consorzio dei produttori di manna costituito nel 1957 firmata assieme a Vincenzo Carollo, altro castelbuonese, democristiano. Il sindaco senatore Vincenzo Carollo ebbe a dire di lui che “concepì anche l’agone politico in termini di umanità, senza ceder nulla, certo, ma senza strumentalizzare nulla ... Un uomo che fu ad un tempo politico e cittadino, che fu ad un tempo autorità ma mai arroganza ...”. Pio La Torre, nel porgergli l’estremo saluto, disse: “Eri diventato il sindaco più popolare di Castelbuono e non solo di Castelbuono … Era la tua freschezza e la tua bontà d’animo che in questa società ti rendeva particolarmente caro … . E costituivi un punto di riferimento per trovare anche un po’ di pace nella nostra vita aspra e difficile. Della tua Castelbuono tu esprimevi certamente le qualità migliori: la sua grande civiltà e il senso di pace che essa appunto sa esprimere.” Si tratta di una personalità che, secondo il Pd di Castelbuono, andrebbe ricordata con più profondità richiamando le tante azioni che hanno segnato la storia di Castelbuono e non solo. Con una delibera della giunta comunale del 4 aprile del 2012 fu espressa la volontà politica di intitolargli una scuola. Ecco, dice ora il Pd in una nota, si dia corso a quella decisione nell'anno del quarantesimo anniversario della morte. "Potrebbe essere l’occasione - si legge - per realizzare un evento che possa mettere in evidenza adeguatamente la figura e il contributo dato alla storia del paese. In questo senso formalizzeremo una specifica richiesta all’amministrazione comunale".
13.01.2020