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DRAMMATICI EFFETTI DEI TAGLI REGIONALI

Nuovo appello del sindaco: “Salvare il Mandralisca”

Il Mandralisca non chiuda. Un nuovo appello per la salvezza del museo è stato lanciato dal sindaco Rosario Lapunzina con una lettera aperta al presidente della Regione, agli assessori alla cultura e all’istruzione e a tutti i presidenti dei gruppi parlamentari dell’Ars. La fondazione è da tempo in sofferenza ma c’è un’altra emergenza causata dal taglio dei finanziamenti regionali, previsti nell’ex tabella H, dai 117 mila euro dello scorso anno a 72.500 euro. Con la sua lettera il sindaco chiede a tutti di adoperarsi per non consentire che il museo chiuda. È questo, infatti, il rischio che si corre qualora la Regione non ripristini i finanziamenti almeno nella misura prevista lo scorso anno. “Il Mandralisca - ricorda il sindaco - custodisce il celeberrimo Ritratto d’Ignoto di Antonello da Messina, il cui enigmatico sorriso, accostato da molti critici d’arte di fama internazionale alla Gioconda di Leonardo, affascina lo spettatore e ha ispirato letterati del calibro di Leonardo Sciascia, Vincenzo Consolo, Matteo Collura”. “Ma – aggiunge – è anche il luogo in cui si conserva un’importante collezione archeologica nella quale spicca il cratere del tagliatore di Tonno, un unicum in tutta la pittura vascolare greca, una eccezionale collezione malacologica, unica al mondo per rarità e importanza degli esemplari, e una collezione numismatica di monete siceliote che, per completezza e rarità dei pezzi, è seconda solo a quella conservata nel British Museum di Londra”. “Ritengo – prosegue Lapunzina – che sostenere una istituzione culturale come la fondazione Mandralisca non sia una scelta ma un obbligo. La Regione con la legge regionale n.51 del 1995 assegna dei fondi alla Fondazione di Cefalù, all’Istituto internazionale del Papiro di Siracusa, all'Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari Museo delle Marionette di Palermo e alla fondazione Piccolo di Calanovella. Purtroppo questa legge, pur essendo ancora in vigore, è stata definanziata, in quanto si è preferito la metodologia dei finanziamenti in base alla famosa ex tabella H. Il Comune di Cefalù fa la sua parte destinando, ogni anno, 40 mila euro derivanti dall’imposta di soggiorno riscossa nella città, ma senza un adeguato sostegno della Regione, proporzionato all’importanza della fondazione Mandralisca per la Sicilia, non possiamo farcela”. “Per questo – conclude – chiedo a chi detiene l’alta responsabilità del Governo della Regione siciliana e a coloro i quali devono assumere delle importanti decisioni nell’ambito del bilancio regionale, di prendere l’impegno di adoperarsi per impedire l’onta della chiusura di un museo di importanza internazionale qual è il Mandralisca di Cefalù”. Il caso, che ha assunto ormai il carattere di un’emergenza sarà discusso anche in consiglio comunale.
29.11.2019