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Nel riquadro Ignazio D'Antoni
SCOPERTO DAI CARABINIERI CANALE DI RIFORNIMENTO

Fiume di droga da Palermo a Cefalù, tre arrestati

C’era un canale diretto che da Palermo inondava di cocaina Cefalù. È quanto hanno scoperto i carabinieri che hanno arrestato i fornitori della droga, due fratelli di Palermo, e un uomo di Cefalù che la collocava sul mercato locale. Tre le misure cautelari emesse dal gip del tribunale di Termini Imerese. In carcere sono finiti i grossisti, Giuseppe e Marco Marsala, di 43 e 40 anni, e Ignazio D’Antoni, 53 anni, cefaludese, agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico. Sono nomi e volti conosciuti per gli investigatori che li accusano di avere spacciato cocaina a Cefalù, Campofelice di Roccella e Palermo, da febbraio a luglio 2018. L’indagine è stata avviata nel febbraio del 2018, quando Marco Marsala, malgrado fosse sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora a Palermo, veniva sorpreso dai carabinieri della compagnia di Cefalù sulla SS 113 in direzione Cefalù a bordo della sua autovettura nella quale aveva nascosto 15 grammi di cocaina, avvolta in un cellophane, all’interno del copri bullone della ruota posteriore destra. Gli accertamenti hanno consentito di inserire l’episodio in un contesto di più ampia portata. In particolare emergevano le cointeressenze tra Marco Marsala e Ignazio D’Antoni nella distribuzione di cocaina lungo l’asse Palermo – Cefalù. Da quel momento ha avuto origine una complessa indagine che ha consentito di far luce su un pericoloso sodalizio criminale dedito allo spaccio di cocaina a Cefalù. Sono stati così individuati i canali di rifornimento nel quartiere Villagrazia di Palermo, per il tramite dei fratelli Marsala che gestivano il canale di rifornimento nel quartiere Villagrazia di Palermo, mentre un terzo complice provvedeva allo smercio della droga a Cefalù, per un cospicuo giro d’affari di oltre 10 mila euro al mese durante il periodo estivo. Nel corso dell’indagine sono state arrestate sette persone e sequestrati complessivamente oltre 150 grammi di cocaina che, venduta al dettaglio, avrebbe fruttato un illecito guadagno di oltre 25 mila euro.
10.09.2019