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L’INIZIATIVA DI ARCHEOCLUB IL 12 MAGGIO

Chiese aperte per riscoprire le tracce della Cefalù antica

La sede di Cefalù dell’Archeoclub d’Italia aderisce, per il ventiquattresimo anno consecutivo, alla manifestazione nazionale “Chiese aperte 2019” con il progetto “Chiese aperte alla conoscenza. Un percorso archeologico nelle Chiese di Cefalù”. L’iniziativa è finalizzata a far conoscere ai visitatori quelle Chiese diocesane di Cefalù che, all’interno del proprio perimetro, o delle proprie pertinenze, custodiscono elementi di preesistenze archeologiche: segni che rimandano a una Cefalù antica, nata prima della venuta di Gesù Cristo e “rifondata” da Ruggero II nel XII secolo con l’avvio della costruzione della Basilica Cattedrale, segno spirituale e materiale della ritrovata cristianità. Quest’anno, l’impegno che l’associazione dedica alla diffusione della conoscenza e alla corretta e consapevole fruizione delle Chiese del territorio, è forte di un’ulteriore motivazione e di un rinnovato entusiasmo, grazie alla nascita del Parco culturale ecclesiale voluta dal vescovo Giuseppe Marciante. Pertanto, l’attività programmata dall’Archeoclub d’Italia si arricchirà di ulteriori particolari attenzioni per rendere fruibile al pubblico i Beni ecclesiali, alla luce e con la consapevolezza dello spirito che ne è alle origini e che ne ha guidato la realizzazione. Nella giornata di domenica 12 maggio - dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00 - i soci dell’Archeoclub guideranno i visitatori nella fruizione delle Chiese di Maria SS. della Catena (piazza Garibaldi, presso il luogo dov’era collocata la porta principale della città antica e dove sono ancora visibili i resti delle mura megalitiche); Oratorio del SS. Sacramento (via Passafiume – piazza Duomo, dove si può notare,riutilizzato come pietra d’angolo facciata, parte di un epitymbion della necropoli a sud-ovest del centro storico, con iscrizione in caratteri greci. Inoltre, giovedì 16 maggio – alle 17.00 – presso la sala verde del Seminario vescovile in piazza Duomo si terrà la Lectio magistralis del prof. Amedeo Tullio, “Le indagini archeologiche nella Basilica Cattedrale di Cefalù”. Questo momento è l’ulteriore contributo che l’archeologo Tullio, cittadino onorario di Cefalù, ci offre, dopo avere per decenni condotto gli studi e la ricerca sul campo, per fare emergere dal passato quella parte di storia antica che sta alle fondamenta della cultura della città.
06.05.2019