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L’ultimo dono di Manlio Peri a Cefalù: oltre duemila libri

Oltre duemila libri: un patrimonio che riassume la vasta gamma di interessi culturali di Manlio Peri, l’intellettuale fine e garbato improvvisamente scomparso cinque anni fa. Quei volumi sono il suo ultimo regalo alla città. La famiglia e le persone a lui più vicine li hanno consegnati alla biblioteca comunale di Cefalù che con la cura di Giuseppe Saja sta diventando una bella realtà. Piano piano sta colmando un vuoto culturale anche per merito dei donatori dai quali sono arrivati 5078 libri (più di 500 sono da inventariare). L’annuncio della donazione, che da sola costituisce quasi la metà della dotazione della biblioteca (ma i conferimenti proseguono, tra cui quelli dell’associazione Costanza d’Altavilla), è stato il filo di una serata che l’amministrazione comunale ha dedicato a Manlio Peri, nel giorno del suo compleanno. “Una di quelle rare persone – è stato il ricordo del sindaco Rosario Lapunzina – che faceva dell’umiltà, della pacatezza e dell’autoironia il tratto distintivo del suo carattere”. Non potevano mancare i richiami alla sua storia politica e culturale. Tra il 1993 e il 1994 Peri è stato assessore comunale al bilancio. Poi è stato una delle figure centrali della Fondazione Mandralisca: presidente dal 1994 al 2000, quindi consigliere di amministrazione fino al 2014. Per dieci anni – hanno sottolineato l'assessore alla cultura Enzo Garbo, Santa Franco e l’ex presidente della Fondazione, Antonio Piscitello – Peri fu in sostanza l’infaticabile animatore delle attività della Fondazione Mandralisca con un ricco carnet di mostre, rassegne, incontri, conferenze, dibattiti. E intanto era stato tra i promotori della "Voce". Quando il 23 aprile 2017 è stata inaugurata la biblioteca comunale, il numero di volumi disponibili era esiguo. Fu allora che Saja venne contattato da Marisa Dispenza, la persona più vicina a Peri, che manifestò il desiderio, condiviso con i familiari di Manlio, di donare una parte cospicua della sua biblioteca. “Sapevo – ha detto Saja – che il suo patrimonio librario abbracciasse, essendo lui un bibliofilo-bibliomane, gran parte dello scibile umano: dalle letterature nazionali, anche antiche, alla saggistica di varia natura, dal cinema alle scienze, dalla filosofia all’arte. Ho passato molti pomeriggi con Marisa a selezionare i libri, a metterli negli scatoli e prepararli per il trasporto in biblioteca. Tanti altri volumi, classici della letteratura latina e greca e libri d’arte saranno donati (se li vorranno) a istituzioni scolastiche cefaludesi. Altri ancora, probabilmente, all’ospedale per creare il primo nucleo di una biblioteca per i degenti”. “Quando tiravo fuori, dai ripiani delle librerie, i volumi di Manlio – ha aggiunto Saja – era come se, attraverso quelle tessere di cultura, passione, intelligenza, si ricomponesse il mosaico dei suoi poliedrici interessi: una cultura che Manlio non amava esibire come un inutile accessorio, ma che tu percepivi ogni qual volta, tra il serio e il faceto, dialogava, conversava soprattutto di argomenti letterari”. La serata si è conclusa nella sede della biblioteca dove il sindaco e Marisa Dispenza hanno scoperto una targa a Manlio Peri, “infaticabile operatore di cultura fine bibliofilo il cui ricordo vive, in questo luogo, grazie ai suoi libri”.
15.04.2019
Fausto Nicastro