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Gli ispettori confermano: legittima l’Unione dei comuni delle Madonie

È legittima la costituzione dell’Unione dei Comuni delle Madonie è legittima. Non c’è stata violazione della legge regionale n. 15 del 4 agosto 2015 sulla razionalizzazione delle forme di esercizio associato di funzioni tra comuni che di fatto vieta l’istituzione di nuove entità. A spazzare via ogni dubbio sulla legittimità degli atti è stata l’ispezione avviata a febbraio dal dipartimento delle Autonomie locali, su richiesta del dipartimento della Programmazione. Si chiude così una questione legata all’iter di costituzione dell’Unione “Madonie” che veniva utilizzata per sottrarre legittimazione all’organo del quale fanno parte i comuni di Alimena, Aliminusa, Blufi, Bompietro, Caccamo, Castelbuono, Castellana Sicula, Collesano, Gangi, Gratteri, Isnello, Montemaggiore Belsito, Petralia Soprana, Petralia Sottana Pollina e San Mauro Castelverde. A questa Unione si aggiungono, con specifiche convenzioni per la gestione associata di funzioni e dei servizi i comuni di Caltavuturo, Geraci Siculo, Polizzi Generosa, Scillato e Sclafani Bagni. Nelle denunce fatte anche sulla stampa le voci critiche evidenziavano che la nascita dell’Unione delle Madonie rappresentava una nuova costituzione mentre invece, di fatto, si trattava dell’ampliamento, con le dovute correzioni di circostanza, di quella già esistente: quella cioè delle “Petralie e dell’Imera Salso”. Ed è infatti quello che è emerso dall’accertamento ispettivo del dipartimento delle Autonomie locali che nella nota trasmessa al presidente dell’Unione, il sindaco di Petralia Soprana Pietro Macaluso, scrive testualmente che “l’operazione di trasformazione della precedente Unione delle ‘Petralie e dell’Imera Salso’ in Unione dei Comuni ‘Madonie’ non costituisce violazione dei principi di cui all’art41 della legge regionale 15/2015.” A dare notizia della conclusione dell’ispezione e delle relative risultanze è il presidente dell’Unione delle Madonie, Pietro Macaluso. “Si chiude – dichiara Macaluso – una questione strumentale che voleva mettere indubbio la legittimità dell’Unione “Madonie” che è finalizzata all’attuazione della strategia di sviluppo Snai che è già iniziata e ci vede impegnati su vari fronti. Abbiamo lavorato con serenità e continueremo a farlo perché il nostro impegno è per territorio e per i nostri paesi che hanno il diritto e la voglia di svilupparsi.”
13.04.2019