Stampa articolo

Blutec, allarme tra gli operai La protesta arriverà a Roma

Una manifestazione a Roma davanti al ministero dello Sviluppo economico. Lo hanno deciso i lavoratori Blutec al termine di un’assemblea dentro la fabbrica. C’è grande preoccupazione a Termini Imerese dopo l’arresto del management dell’azienda. È diffuso il timore che la svolta giudiziaria non ci sia alcuna alternativa alla rinascita industriale dello stabilimento ex Fiat. Tutti sono convinti di trovarsi di fronte all’epilogo di una catastrofe ma non per questo viene accantonata la voglia di portare avanti una vertenza nella quale si ritrova anche il futuro di una città. La tensione è molto forte. E si è visto quando gli operai hanno forzato i cancelli per tenere un’assemblea nella fabbrica dove hanno avuto il sostegno e la solidarietà dei 130 operai finora assorbiti da Blutec. Non ci sono stati scontri con le forze di polizia che presidiano lo stabilimento dopo gli arresti del presidente e dell'amministratore delegato della società Roberto Ginatta e Cosimo Di Cursi accusati dalla Procura di Termini Imerese di avere distratto 16 milioni di finanziamenti pubblici. Quei soldi sono stati utilizzati per manovre finanziarie e per operazioni mascherate: l’acquisto di un nuovo software, ricerca, bollette, investimenti poco chiari. Ginatta avrebbe perfino fatto realizzare in fabbrica un modello di Ferrari da regalare al figlio per il compleanno. È così che sono stati in parte impiegati fondi destinati al rilancio della fabbrica mai avvenuto. I lavoratori temono ora di perdere anche la cassa integrazione. "La norma è passata in Senato, ora aspettiamo la Camera ma adesso che Blutec è in amministrazione giudiziaria bisogna capire se il piano di ristrutturazione potrà andare avanti perché l'erogazione della Cig è legata proprio a questo aspetto", dice Vincenzo Comella della Uilm. I lavoratori che attendono lo sblocco della Cig sono 570. Spetta all'amministratore giudiziario Giuseppe Glorioso fare le verifiche sulla situazione finanziaria di Blutec. E solo a quel punto si potrà capire se il progetto sarà ancora valido o meno.
13.03.2019
Fausto Nicastro