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INCONTRO DEI SINDACI CON RAZZA

Punto nascite, l’assessore chiederà deroga alla chiusura

Il Ministero della salute chiede la chiusura dei punti nascita di Cefalù e Pantelleria. Ma l'assessore regionale Ruggero Razza è contrario e chiederà per le due strutture una deroga alla norma che prevede la chiusura di quelle in cui non si raggiunge la soglia minima di 500 parti all'anno. A Cefalù nel 2017 ce ne sono stati ben 408. Razza ha annunciato la sua richiesta a una delegazione di 15 tra sindaci e amministratori locali guidata dal sindaco Rosario Lapunzina. All'incontro ha partecipato anche il presidente della fondazione Giglio, Giovanni Albano, al quale l'assessore ha chiesto una relazione sull'attività svolta dal punto nascite. Il caso di Cefalù e Pantelleria sarà discusso dalla commissione salute dell'Ars martedì prossimo. "Mi auguro che anche in quella sede venga ribadita la richiesta di deroga annunciata dall'assessore", ha detto Lapunzina. A sostegno del no alla chiusura sono non solo i sindaci del comprensorio di Cefalù e del versante messinese ma anche un comitato di mamme che ha aperto una pagina Facebook e lanciato un appello che in pochi giorni ha raccolto ottomila adesioni. “Stanchi della continue e ripetute notizie circa la chiusura del punto nascite di Cefalù, medici, ostetriche, infermieri, amministratori locali, cittadini e cittadine, mamme e papà chiedono una volta per tutte – si legge nell’appello – di non continuare a giocare con la salute delle persone e di seminare incertezza con lo spauracchio della chiusura, ma di avviare invece una attività di potenziamento di un polo così importante per tutto il territorio delle Madonie e di parte dei Nebrodi”. “Il decreto Balduzzi del 2012 – prosegue l’appello – è per il nostro territorio irricevibile, come già ampiamente dimostrato nel 2015 quando a seguito di una battaglia durata mesi per scongiurare già allora la chiusura del punto nascita, il Ministero, riconoscendo la complessità del nostro territorio e la qualità della struttura ospedaliera, si è espresso favorevolmente per il mantenimento in deroga del punto nascita. A ciò va aggiunto che gli standard qualitativi dell'Ospedale Giglio sono già stati riconosciuti anche da codesto Assessorato alla salute, che lo ha inserito all'interno della rete ospedaliera regionale come struttura di primo livello”. Dice ancora l’appello: “Il reparto di ostetricia e ginecologia con il punto nascita di Cefalù, rappresenta per tutto il territorio un centro di riferimento e di rilevanza fondamentale, anche in relazione alla complessità del percorso nascita, che inizia a nove mesi dal parto e si conclude mesi dopo lo stesso, per il quale si richiede inequivocabilmente una vicinanza territoriale”.
12.10.2018