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INAGURATO IL NUOVO RESORT

Riapre il Club Med a Cefalù ed è la “rinascita di un mito”

“La rinascita di un mito” l’ha definita Henri Giscard d’Estaing, presidente del Club Med. Gli ha fatto eco il sindaco Rosario Lapunzina: “Una scommessa vinta, una svolta per Cefalù”. Non sono solo parole di circostanza. Ma il convincimento diffuso che la riapertura del resort sia un’occasione di fondamentale importanza. Per Cefalù e per la Sicilia. Intanto si discute di un salto di qualità importante e decisivo. Nel 1957 questo era un villaggio di capanne celebrato nel film “Vacanze d’amore”. Ora, 61 anni dopo, il fascino è sempre quello del “Village Magique” ma non ci sono più i tucul e la struttura, riprogettata e rifatta con un investimento di quasi 90 milioni sul magnifico promontorio di Santa Lucia, è diventata il primo Exclusive Collection Resort del Mediterraneo: il lusso a cinque tridenti che interpreta simbolicamente le nuove strategie del gruppo francese. Non a caso Giscard d’Estaing si dice orgoglioso di avere coronato “il sogno della rinascita di un mito". Era quello che volevano sentirsi dire le centinaia di invitati alla cerimonia di riapertura del resort chiuso nel 2005 e riaperto oggi: un evento che ha richiamato, oltre al sindaco Lapunzina, il vescovo Giuseppe Marciante, presidente dell’Ars Gianfranco Micciché, il vice presidente della Regione, Gaetano Armao, gli assessori regionali Roberto Lagalla e Sandro Pappalardo. Tutti riuniti, alla fine, davanti al simbolico nastro tricolore tagliato nell’anfiteatro dove si è inaugurata la struttura e ha mosso i primi passi la nuova avventura. Se il buongiorno si vede dal mattino, un buon auspicio è la risposta del mercato con prenotazioni per la stagione estiva che arrivano all'80 per cento della capacità ricettiva. "Quando il villaggio venne inaugurato nel 1957 - ha ricordato Giscard d'Estaing - divenne presto un'icona dello spirito originale di Club Med. Oggi viene scritta una nuova pagina della sua storia in Italia, con cui si è creato un forte legame di amore e di passione". Su un’area di 14 ettari la struttura offre oltre 300 camere di tre tipologie, i servizi di tre ristoranti, una villa settecentesca e una vista d’incanto che spazia tra la baia, la Rocca e il duomo patrimonio dell’umanità. Qui vengono impiegati, sostiene la società, circa 400 persone. Altre centinaia di lavoratori troveranno posto nelle società che forniscono i servizi esterni. Non tutti i dipendenti della vecchia struttura sono stati riassunti: alcune decine di persone sono rimaste fuori e hanno fatto sentire la loro voce manifestando davanti ai cancelli del resort. "Oggi si compie un passo fondamentale per il futuro di Cefalù", ha riconosciuto il sindaco Lapunzina che ha consegnato al presidente del gruppo francese la cittadinanza onoraria. È il riconoscimento della molta strada percorsa. “Qui – ha ricordato Lapunzina – nel 1957, stesso anno di nascita dell’Europa unita, Club Med inaugurava il villaggio di Cefalù che ebbe il merito di cambiare la storia della città tramutandola in méta turistica internazionale e luogo nel quale sono state scritte pagine leggendarie della moda e del costume di intere generazioni”. Sul filo della memoria si riapre il fascino indelebile del mito. “Da quel momento – ha ripetuto Lapunzina – Cefalù non fu più la stessa. Da quel giorno il nome della città si legò inscindibilmente all’immagine di un luogo da sogno, un lembo di paradiso, una realtà in cui natura e cultura creano una simbiosi unica al mondo”. E dopo 61 anni il Club Med torna ad alimentare sogni e, si spera, anche certezze. Si riaprono le porte ai turisti e, in linea con le nuove politiche aziendali del gruppo, alle famiglie. Ci sarà una ricaduta nell’economia locale: ne beneficeranno il commercio, i ristoranti, i centri di attrattiva e di fruizione turistica. Gli investimenti per la ristrutturazione sono stati già un volano per nuova occupazione e per le imprese della provincia di Palermo che hanno eseguito i lavori per la realizzazione del progetto. Dal 10 giugno, il giorno della riapertura effettiva, arriveranno i turisti. Saranno accolti anche dalla benedizione del vescovo Giuseppe Marciante con l’auspicio che, oltre al “benessere fisico troveranno il benessere spirituale”. Cefalù sa offrire anche questo.
03.06.2018
Fausto Nicastro