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Restituiti i beni sequestrati all’imprenditore Lena

Dopo quasi otto anni il tribunale di Palermo restituisce tutti i beni, tra cui l’azienda vinicola Abbazia Santa Anastasia di Castelbuono, all'imprenditore Francesco Lena. La restituzione dopo che Lena è stato dall'accusa di essere un prestanome dei mafiosi Bernardo Provenzano, Salvatore Lo Piccolo e Antonino Rotolo. Con i quali ci sarebbero stati scambi di favore. Secondo la sezione misure di prevenzione del tribunale, però, "non è possibile comprendere in cosa sia consistito il favore". Neanche i pentiti hanno saputo aggiungere ulteriori elementi. Lena era stato accusato nel 2008 di avere investito a Castelbuono, nell'azienda vinicola e nel resort a quattro stelle, denaro della mafia. Ma già in primo grado, in appello e in via definitiva in Cassazione i giudici hanno riconosciuto che il denaro aveva una provenienza lecita da attività imprenditoriali. Con Lena erano stati assolti altri due imprenditori, Vincenzo Rizzacasa e Salvatore Sbeglia, pure accusati di essere prestanome di Cosa nostra.
09.04.2018