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PARTONO GLI AVVISI DI CONCLUSIONE INDAGINE

Termini, verso il processo a 22 “furbetti del cartellino”

Si prepara il processo per 22 “furbetti del cartellino”, tutti dipendenti del Comune di Termini Imerese, ai quali la Procura della Repubblica ha notificato l'avviso di conclusione indagini. Vengono ipotizzati i reati di truffa aggravata, anche in concorso, e di falsa attestazione di servizio. L'operazione, che è scattata quasi un anno fa, è stata denominata “L’ora legale”, come il film di Ficarra e Picone girato proprio a Termini Imerese. Gli investigatori hanno organizzato un prolungato servizio di riprese: sono stati così individuati e seguiti decine di impiegati che timbravano il cartellino falsificando gli orari di entrata e di uscita. Poi si allontanavano e alcuni andavano a svolgere altre attività. Uno avrebbe perfino utilizzato l'auto di servizio per sue esigenze personali. I carabinieri sono risaliti agli abusi incrociando le immagini di un sistema di video sorveglianza con l'analisi dei tabulati delle presenze. Alcuni impiegati sono stati anche pedinati. E uno è stato filmato mentre, con la ramazza in mano, svolge lavori di pulizia in un condominio. L'indagine ha individuato un gruppo di dipendenti comunali che manipolavano il sistema di rilevamento delle presenze scambiandosi i badge personali. In particolare, anche nell’assoluta compiacenza dei colleghi presenti, un singolo dipendente è stato ripreso mentre si avvicinava al terminale delle presenze con cinque tessere magnetiche con le quali ha attestato l’inizio o la fine del turno lavorativo dei colleghi assenti. Nel mese di settembre dell’anno scorso 15 dei 22 dipendenti sono stati raggiunti dalla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Un altro dipendente, Carlo Ventimiglia, coinvolto nella stessa indagine ma indagato dalla Procura di Palermo per competenza distrettuale sui reati informatici, è stato prima sospeso dal servizio del servizio per mesi sei mesi per ordine del gip e poi licenziato dal commissario del Comune, Girolamo Di Fazio.
08.01.2018
Fausto Nicastro