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Cefalù, addio a Mariano Serio la storia dell’abbigliamento

Scompare uno dei più vivaci protagonisti, da almeno cinquant’anni, della moda e del commercio di Cefalù. È morto Mariano Serio, capostipite di un’azienda familiare che gestisce i negozi di abbigliamento Capo Serio: un brand tra i più rinomati della provincia di Palermo. Tutto è nato da una formidabile intuizione di Serio a metà degli anni Sessanta, in pieno boom economico: i negozi di abbigliamento avrebbero cambiato gli stili e le abitudini di una crescente clientela. Al posto dei sarti artigianali, portatori di un consolidato bagaglio di competenza e creatività, il mercato sarebbe stato occupato dai negozi in cui era facile trovare, a prezzi competitivi, i capi prodotti dai grandi marchi nazionali. Mariano Serio, che era stato rappresentante di commercio, capì che il futuro della moda e dell’abbigliamento pronto da indossare era proprio questo. Da Caltavuturo puntò su Cefalù, trascinata da un impetuoso sviluppo dell’industria turistica. Fu la sua seconda intuizione: in nessun altro posto sarebbe stato possibile aprirsi a una clientela di massa comunque attenta alla qualità e alla puntualità del servizio. Nella nuova attività Mariano Serio venne coadiuvato efficacemente dalla moglie Giuseppina e, dai primi anni ottanta, dai figli Giuseppe e Francesco. Proprio loro sono stati i protagonisti della svolta in senso qualitativo dell’attività commerciale. Dalla loro visione strategica sono nati i rapporti con le aziende più prestigiose ed esclusive. Oggi nei negozi Capo Serio è possibile trovare i capi dei brand più conosciuti. Nasce da questa nuova direttrice commerciale l’apertura nel marzo 2004 di un nuovo punto vendita nel centro storico della città destinato ai bambini. Ma intanto cresce il tradizionale punto vendita di via Roma che diventa un “polo” di riferimento per intere famiglie. Nel mese di ottobre 2009 c’è un altro passaggio della strategia commerciale: l’apertura di un nuovo locale, dirimpetto a quello storico, dove viene trasferito il reparto donna. La gestione viene affidata alla terza figlia, Lucia. Ora il “polo” ha tutte le componenti proiettate verso la crescita che non è stata intaccata neppure dalla crisi. Mariano Serio non era più l’unica figura trainante dell’azienda di famiglia. Ma continuava, con cura e attitudine alle relazioni con il pubblico, a seguirne le evoluzioni commerciali e dare il proprio contributo di esperienza.
25.12.2017