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Procedure di licenziamento per i “furbetti” di Termini

Per i “furbetti del cartellino” di Termini Imerese, che timbravano senza essere in ufficio, si aprono le procedure che possono arrivare fino al licenziamento. Lo ha annunciato il sindaco Francesco Giunta che per promuovere le iniziative previste dalla legge Madia attende la notifica dei provvedimenti: per 15 dei 23 indagati per truffa il gip ha disposto anche l'obbligo di firma. "Saremo inflessibili. Procederemo - ha detto Giunta - all' applicazione di ogni opportuna sanzione, previa apertura di appositi procedimenti disciplinari che in questi casi, accertate le responsabilità, possono portare al licenziamento in tronco". L'indagine è nata come filiazione di un'altra inchiesta sull'ex dirigente del servizio informatico del Comune, Carlo Ventimiglia, il quale è accusato di avere manomesso i dati sugli orari di timbratura rilevati dal sistema di cui era responsabile. La guardia di finanza ha seguito i suoi movimenti, lo ha pedinato e fotografato e ha scoperto che non era un caso isolato. Alcuni impiegati timbravano e si allontanavano oppure scambiavano i badge con altri colleghi. Ventimiglia è stato licenziato a maggio dopo un procedimento disciplinare promosso dal commissario del tempo, Girolamo Di Fazio.
12.09.2017