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CINQUE AVVISI DI GARANZIA EMESSI DALLA PROCURA

Frana del viadotto Himera, indagati ex sindaco e tecnici

Arriva a uno snodo cruciale l'inchiesta per il cedimento del viadotto Himera sull'autostrada Palermo-Catania. La Procura di Termini Imerese ha emesso cinque avvisi di garanzia per l'ex sindaco di Caltavuturo e i tecnici e funzionari che non hanno messo in sicurezza la struttura. Gli indagati sono l'ex sindaco del paese madonita Calogero Lanza, il capo dipartimento della Protezione civile Calogero Foti, il responsabile della protezione civile del comune di Caltavuturo Mariano Sireci e due dipendenti dell'Anas preposti alla vigilanza del viadotto: Salvatore Muscarella e Giuseppe Siragusa. Le ipotesi di reato sono omissione di atti di ufficio e attentato alla sicurezza dei trasporti. Il cedimento di tre piloni dell'A19 nell'aprile del 2015 fu provocato, come ha stabilito una perizia tecnica, da una frana. Per diversi mesi il traffico venne interrotto e la Sicilia tagliata a metà. Ora, con un bretella, il traffico è stato ripristinato e uno dei piloni è stato abbattuto. La demolizione del tratto di 200 metri ha lasciato spazio al nuovo tratto di viadotto che sarà in acciaio, con tre campate per 270 metri. Si prevede che nella primavera del 2018 il tratto sarà disponibile a due corsie per senso di marcia unica. In questi due anni l'inchiesta si è avvalsa dei contributi di un geologo e di vari tecnici che hanno ricostruito il movimento della frana e le sue cause. Acquisite anche le audizioni di rappresentanti del comitato "Adesso basta". Secondo i magistrati, gli indagati sarebbero stati a conoscenza dell'evoluzione della frana fra marzo e aprile 2015 ma non hanno adottato i provvedimenti necessari per mettere in sicurezza il territorio e evitare il cedimento di un pilone del viadotto autostradale.
18.07.2017