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Il sito rivela le origini dell’antica Cefalù

A Cefalù con le indagini archeologiche svolte in quest’ultimo quarantennio, ho avuto occasione di riportare alla luce significative vestigia dell’antica Kephaloidion, al di sotto dell’attuale centro storico della cittadina normanna il cui impianto rivela, malgrado alcune macroscopiche variazioni, la sua lontana matrice ellenica. Nell’area denominata “Corte delle stelle”, già occupata dall’edificio annesso alla cinquecentesca chiesa dell’Annunziata, è stato riportato alla luce, al di sotto di pochi resti di strutture “medievali”, un lungo tratto di una strada simile alle altre rinvenute nell’area urbana, ma orientata in senso nord/est-sud/ovest. Si tratta di un rinvenimento di notevole importanza e che è stato possibile salvare, inglobandolo in uno spazio museale all’interno del complesso realizzato dal Comune di Cefalù in collaborazione con la Soprintendenza archeologica e con l’Istituto di Archeologia dell’Università di Palermo, grazie alla proficua collaborazione interdisciplinare archeologo-architetto, rispettivamente Amedeo Tullio e Marcello Panzarella della Facoltà di Architettura della stessa Università. La strada, sistemata nel I secolo d.C., è conservata per circa m. 6,50 di lunghezza e poco più della metà in larghezza (ipotizzabile in m. 3,49); è elegantemente pavimentata a basole di flysch arenacico verdognolo con una canaletta ribassata, al centro, per il dilavamento delle acque meteoriche. L’arteria, in forte pendenza verso sud-ovest, è dotata di un efficiente sistema di adduzione dell’acqua potabile (fistulae di piombo e copertura con canali ad “U” capovolte) e della rete fognaria a elementi di terracotta a sezione quadrangolare coperti da grossi ciottoli. Elementi, questi ultimi, riportati in luce rimuovendo, all’uopo, una parte della pavimentazione stradale che, subito dopo, è stata risistemata a regola d’arte. La griglia urbana dell’antica città, a plateiai (cardines) Nord-Sud e stenopoi (decumani) Est-Ovest, pare concludersi a Sud-Ovest proprio con la strada, scoperta nell’area della “Corte delle stelle” che, orientata in senso nord/est-sud/ovest, si sviluppa parallelamente all’andamento del costone roccioso. L’impianto urbanistico che va delineandosi con sempre maggiore chiarezza è dunque di “tipo ippodameo”, con isolati disposti in senso est-ovest (dimensioni m. 30 x 60 circa). Dotato di funzionali infrastrutture di servizio, trova riscontri con altri impianti coevi siciliani e potrà contribuire, con nuovi e più approfonditi studi, ad arricchire la casistica di questo tipo di ricerche.
17.07.2017
Amedeo Tullio