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UNA CAMPAGNA DAI TONI MISURATI

A Termini, cinque candidati e una folla di liste civiche

Tre prezzi del Pd in campi diversi
Si prospettavano cinque candidati e sono cinque i protagonisti della campagna elettorale a Termini Imerese. Gli schieramenti vanno assumendo un profilo più netto man mano che si compongono gli schieramenti. Ci saranno molte liste civiche, in carattere con la natura locale della competizione, e pezzi del Pd in tre aree diverse. Quella maggioritaria sta con l’avvocato Pietro Sorge che viene sostenuto dalla componente guidata dal senatore Beppe Lumia e presente nella lista civica “Nuova Termini”. Ma c’è un altro pezzo di Pd (minoritario) che sostiene Vincenzo Fasone, docente dell’università Korre e assessore al bilancio nella giunta Burrafato. Lo schieramento di Fasone mette in campo tre liste civiche e si presenta molto trasversale se è vero che il professore trova l’appoggio sia dell’ex senatore Antonio Battaglia (ex An e prima ancora Msi) sia dell’ex deputato Franco Piro esponente di una sinistra molto connotata. Un altro pezzo di Pd (ancora più minoritario) si ritrova con Pippo Presti che con il Pd è stato anche eletto consigliere comunale nella scorsa consiliatura per passare poi con i “coraggiosi” di Fabrizio Ferrandelli. Il centrodestra presenta una candidatura di peso, quella di Francesco Giunta, che alla fine è riuscito a saldare le forze politiche ufficiali dello schieramento presenti con i loro simboli. Il quadro si completa con la candidatura del ginecologo Armando Liberto che da un passato nella sinistra radicale è approdato al movimento Cinque stelle. La sua candidatura sarà presentata sabato in piazza Umberto I con i big regionali del movimento. Il confronto è molto serrato e si sviluppa attorno ai temi dello sviluppo e del futuro della città che cerca una via d’uscita dalla crisi del suo polo industriali. Ma i toni non sono accesi. I candidati hanno scelto il campo del confronto politico evitando polemiche e scontri personali.
19.04.2017