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Cefalù, proteste e assemblee per la scuola sfrattata dal Comune

La decisione dell’amministrazione di Cefalù di sfrattare la scuola elementare “Spinuzza” dai locali di corso Ruggero, per garantire l’autonomia scolastica alla media “Rosario Porpora”, ha suscitato malumori e proteste. Era prevedibile. Ieri sera nei locali della scuola elementare “Botta” si è svolta in un clima infiammato un’assemblea straordinaria alla quale hanno partecipato gli insegnanti, il personale scolastico e tantissimi genitori. Tutti si sono detti preoccupati per la strana decisione della giunta Guercio. Un'iniziativa – ha osservato il capogruppo consiliare del Pd, Rosario Lapunzina, presente all’incontro – che non risponde affatto alle esigenze della gente, non coniugando i criteri della razionalizzazione scolastica con quelli del buonsenso. All’assemblea è intervenuto anche il vice sindaco, Roberto Corsello, secondo cui da parte dell’amministrazione non c’è stato alcuno sfratto. “I locali di corso Ruggero – ha detto il vice sindaco – servono al Comune. Oltretutto non sono adeguati a ospitare i bambini di una scuola elementare. Sono locali, invece, che il Comune può utilizzare per altre iniziative”. Resta, però, il dubbio: di quali iniziative parla il vicesindaco? Pressato, infatti, dalle domande di Lapunzina, Roberto Corsello è rimasto nel vago, lasciando spazio a indiscrezioni e voci di corridoio secondo le quali un privato avrebbe intenzioni di realizzare – proprio nei locali che attualmente ospitano la scuola elementare “Spinuzza” – un albergo. Intanto, nell’attesa di ciò che verrà fuori dal Consiglio comunale, l’assemblea di ieri sera ha stilato un documento con cui chiede a Pippo Guercio l’immediata revoca della delibera del 25 novembre. Una delibera che, ove non fosse revocata, avrebbe gravi conseguenze sull’itera comunità cefaludese. Secondo il capogruppo consiliare del Pd, Rosario Lapunzina, il problema non è solo quello di revocare una delibera già di per sé discutibile. Quanto, piuttosto, di decidersi una buona volta ad affrontare una questione spinosa: non è possibile che a Cefalù l’amministrazione comunale sia pronta a penalizzare le famiglie, gli insegnanti e il personale scolastico, in nome di una razionalizzazione che lascia il tempo che trova. D'altra parte, se è pur vero che in un'ottica di razionalizzazione scolastica le direzioni didattiche vengono assorbite dagli istituti comprensivi, non si capisce perchè a Cefalù si faccia di tutto - persino sfrattare una scuola elementare dal centro storico - pur di garantire alla scuola media "Rosario Porpora" di mantenere la propria autonomia. Costi quel che costi. Per Guercio, che qualche giorno fa ha annunciato la sua ricandidatura, questa storia ha tutto il sapore di una improvvida scivolata.
01.12.2011
Riccardo Gervasi