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Allarme del sindaco, verso un reparto Covid a Cefalù

Torna il progetto di creare un reparto Covid all’ospedale Giglio. E a lanciare l’allarme è di nuovo il sindaco Rosario Lapunzina il quale coglie, in alcuni atti, il sospetto che si voglia creare un “ospedale misto”, come si temeva nella prima fase dell’emergenza. ll piano sembrava accantonato. "E invece – dice il sindaco – diversi concordi segnali delle ultime ore ci dicono che siamo tornati al punto di partenza, o forse ancora più avanti". Quaali soo questi segnali? “Avvisi per la ricerca di medici anestesisti e di personale sanitario da destinare all’emergenza Covid, lavori di ristrutturazione fatti in fretta e furia e la convocazione di un consiglio di amministrazione della Fondazione per lunedì prossimo, con all’ordine del giorno: Comunicazioni programmazione emergenza Covid e Determinazioni gestione punto nascita a seguito di carenza strutturale di pediatri”. Tutto questo, sottolinea il sindaco, "a diverse settimane dall'annuncio della creazione di cento posti di rianimazione Covid all'ospedale di Petralia Sottana dei quali sembra ne siano stati attivati non più di venti”. Per Lapunzina si starebbe seguendo una "strada sbagliata, estremamente pericolosa, perché ritiene possibile fare coabitare nella stessa struttura i pazienti Covid assieme ai malati oncologici, ai cardiopatici, ai pazienti in riabilitazione. E anche assieme alle mamme e ai nascituri". "L'ospedale misto – aggiunge – è una follia. Se si ritiene irrinunciabile la scelta di destinare il Giglio all'emergenza Covid, si abbia il coraggio di chiudere tutti gli altri reparti, evitando agli ammalati, che già vivono la sofferenza, di correre gravi rischi" anche a causa di “scelte sbagliate”.
19.11.2020