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Cefalù, abiti ai bisognosi nella boutique solidale

È stata chiamata boutique. E in effetti della boutique ha tutti caratteri essenziali. Ma qui, in quelli che sono stati i locali parrocchiali della chiesa dello Spirito Santo, i capi di abbigliamento non sono in vendita. Vengono dati gratis a chi ne ha bisogno. Per questo la Curia di Cefalù l’ha chiamata “Boutique della solidarietà”. In questa iniziativa si ritrova tutto il senso di umanità che la chiesa di Francesco si sta sforzando di offrire come testimonianza concreta del proprio impegno a fianco dei poveri e degli ultimi. All'interno dei locali i volontari della Caritas hanno allestito un vero e proprio “negozio” di abbigliamento in cui sono esposti abiti per uomo, donna e bambini. Si tratta principalmente di indumenti usati, opportunamente selezionati dagli operatori, e messi a disposizione delle famiglie bisognose della Diocesi. Chiunque può dare una mano donando abiti nuovi o usati (purché siano in buone condizioni). “La boutique della solidarietà - ha dichiarato il diacono Gandolfo Sausa, neo direttore della Caritas diocesana - custodirà e darà dignità al povero vestendolo come fa una madre con i propri figli e avvolgendolo con il calore della carità, dell'amore. E, in quello stesso spazio, la chiesa di Cefalù potrà sperimentare l'abbraccio dell'amore del Dio-Padre/Madre che, con i poveri, sempre la visita”. La Boutique è il frutto di un progetto degli uffici diocesani e realizzato grazie ai fondi dell'8 per mille. Il centro sarà aperto al pubblico tutti i martedì dalle 16 alle 19. Al via anche un altro progetto promosso dalla Caritas diocesana quello di “CuciAmo rapporti”, una sartoria solidale per la realizzazione e la riparazione di indumenti.
13.10.2020