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Cefalù, i conti in ordine chiusa la fase di dissesto

I conti tornano in ordine e il Comune di Cefalù esce dal dissesto. Si sblocca anche la possibilità, finora vietata, di partecipare a bandi e di accendere mutui. Si va, insomma, verso la normalità. Tutto questo emerge dal lavoro appena concluso dalla Commissione straordinaria di liquidazione, nominata nell’agosto 2015 e composta da Vincenzo Lo Fermo (presidente), Victor Di Maria e Antonio Gangi. Le attività hanno dovuto far fronte a richieste di pagamento per 19 milioni e 145.722 euro a cui si sommano i debiti rilevati d’ufficio per oltre un milione e mezzo. Complessivamente il debito ammontava quindi a 20 milioni e 68.772 euro. La procedura semplificata di estinzione dei debiti adottata dal Comune ha consentito, si legge in una nota del sindaco Rosario Lapunzina, di “creare notevoli risparmi all’ente e dunque all’intera comunità cefaludese, e allo stesso tempo di liquidare i crediti vantati entro 30 giorni dall’accettazione della proposta da parte degli aventi titolo”. Con questa procedura le somme dovute ai creditori sono state pagate con percentuali diverse dal 45 al 55 per cento rispetto al debito accertato. “In virtù dell’applicazione di questi criteri e dell’esito dell’analisi di ammissibilità effettuata dalla Commissione – dice ancora il sindaco – sono stati pagati dal Comune 5 milioni e 776.705 euro e ad oggi restano da liquidare euro due milioni e 951.891 relativi alle proposte transattive non accettate dai soggetti creditori. Non sono state invece ammessi alla massa passiva debiti per tre milioni e 678.111 euro”. Ma il Comune non ha solo pagato. Ha avviato anche una “incisiva attività di recupero dei crediti vantati”. In questo modo è stato possibile accertare 6 milioni e 471.564 euro di maggiori accertamenti, dei quali 3 milioni e 809.201 euro sono stati già incassati. Soddisfatto dei risultati, Lapunzina ha ringraziato la Commissione, la burocrazia comunale e soprattutto i “cittadini che hanno sopportato il peso di scelte sbagliate fatte in passato”. Da qui “l’impegno, non appena la legge lo consentirà, di abbassare le tasse e le aliquote comunali per garantire equità e sviluppo economico”. “La procedura di dissesto – sottolinea ancora la nota – è stata affiancata da un costante lavoro di risanamento dei conti del Comune che è stato portato avanti dall’amministrazione comunale attraverso una gestione oculata dell’ente che ha consentito di razionalizzare le spese ed è stato messo a reddito il patrimonio comunale. Chiusa la fase di dissesto, l’amministrazione comunale – conclude il sindaco – continuerà a lavorare intensamente con l’obiettivo di superare il difficile momento che stiamo attraversando a causa della pandemia da Covid-19, e di puntare al rilancio della città come una delle principali mete turistiche italiane, a partire dall’incremento della qualità e della quantità dei servizi erogati dal Comune”.
13.09.2020