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Gangi, ordinato l’archivio parrocchiale di san Nicolò

Presso la chiesa di San Nicolò di Gangi (madrice) è stato inaugurato l’archivio storico parrocchiale che custodisce preziose carte che vanno dal XVI al XXI secolo. È il settimo archivio parrocchiale di tutta la diocesi di Cefalù a essere stato ordinato e catalogato. Alla presentazione sono intervenuti don Pietro Piraino (direttore dell’archivio diocesano), monsignor Pino Vacca e le autorità comunali. L’archivio contiene carte notarili, giudiziarie, delle amministrazioni storiche delle chiese locali (madrice, San Paolo, San Cataldo, S. Maria eccetera), numerosi registri di battesimo e matrimoniali. Carte appartenenti alla Curia spirituale (XVI-XX sec.). L’archivio rappresenta uno strumento essenziale per la ricostruzione della storia sociale e familiare locale e regionale. Il riordino, frutto di un lavoro durato quattro anni (2016-2020), è stato affidato in via principale al prof. Mario Siragusa (storico Uke, autore di libri citati anche da riviste autorevoli dell’Università di Oxford e del Massachussetts Institute of Tecnology) sotto la supervisione di don Pietro Piraino rappresentante della Curia vescovile di Cefalù e di don Pino Vacca. Hanno collaborato al progetto alcuni volontari: Francesco Paolo Pinello (sociologo Uke), la docente scolastica Anna Calcavecchia, la studentessa universitaria Francesca Vazzano (entrambe dell’Archeoclub d’Italia sede di Gangi, che il 25 agosto ha organizzato, fra l’altro, un interessantissimo convegno sulla storia locale presso la Badia di Gangi con la partecipazione di docenti e del dirigente scolastico Francesco Serio dell’IC “Polizzano” di Gangi). Alla fine dell’incontro don Pino Vacca, arciprete di San Nicolò di Bari, ha consegnato un attestato di riconoscimento per l’attività svolta al prof. Siragusa con la motivazione: “Per l’impegno e la dedizione profusi nel collaborare col parroco e i tanti volontari nel riordino dei preziosi documenti. Tutta la comunità esprime gratitudine e riconoscenza perché da oggi a tutti viene data la possibilità di consultare il ricco patrimonio che l’archivio custodisce”. Attestato pure agli altri collaboratori.
30.08.2020