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Targa Florio, la Regione mette il vincolo culturale

La Regione si avvia a porre il vincolo di interesse culturale sul brand “Targa Florio” con l’intenzione di proteggere, così viene spiegato, “un elemento fortemente caratterizzante della cultura e dell’identità siciliana”. L’annuncio dell’avvio dell’operazione è stato dato dalla soprintendente dei Beni culturali di Palermo, Lina Bellanca. La nota, firmata anche dalla responsabile del procedimento Selima Giuliano, è stata inviata all’ACI di Palermo,. “La Targa Florio – dichiara l’assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana Alberto Samonà – costituisce ancora oggi a livello mondiale un riferimento immediato e diretto alla cultura e alla storia della Sicilia ed è un evento fortemente radicato nella memoria collettiva. Non si tratta solo di un marchio legato al mondo dell’automobilismo ma rappresenta la storia stessa dell’automobilismo, la sfida che un’isola seppe lanciare al mondo intero, un’azione titanica che, partendo da una terra dove anche le strade erano difficili da percorrere, ha lasciato un segno indelebile in tutto il mondo. La Targa Florio ancora oggi suggestiona, evoca ed emoziona. Basti pensare - continua Samonà - che le grandi marche automobilistiche continuano ad utilizzare il percorso della Targa Florio per testare le loro vetture e realizzano materiale promozionale fotografando i luoghi della Targa. Riconoscere il valore del brand Targa Florio vincolandone l’uso è un atto necessario e dovuto ai siciliani per evitare che possa compiersi uno scippo alla nostra storia”. “La manifestazione automobilistica e motociclistica Targa Florio – precisa Sergio Alessandro, dirigente generale del dipartimento dei Beni culturali – è stato un evento sportivo di punta nella Palermo degli anni Venti rappresentando l’aspirazione al successo e alla dimensione internazionale di una borghesia locale in ascesa. Per il suo valore storico e simbolico la Targa è stata dichiarata patrimonio storico-culturale della Regione siciliana unitamente ai circuiti storici piccolo (72 km), medio (108 km) e grande (148 km) ed alle antiche tribune di Floriopoli, quale riconoscimento per il contributo dato alla positiva diffusione dell’immagine della Sicilia nel mondo. E dal 26 giugno 2009 è iscritta nel registro delle Eredità immateriali della Regione siciliana al n. 129 del libro delle celebrazioni”. La titolarità del marchio appartiene oggi all’Automobile Club di Palermo che detiene anche una raccolta di fotografie e documenti storici e 21 targhe in metallo fuso celebrative delle edizioni della storica manifestazione. La prima edizione della Targa Florio si è svolta il 6 maggio 1906 e si deve alla grande intuizione di Vincenzo Florio che realizzò proprio sul circuito delle Madonie, dove tutt'oggi è ancora disputata, una gara a dir poco leggendaria, legando per sempre il nome della storica gara ai luoghi. L’ACI avrà da oggi 30 giorni per proporre le eventuali osservazioni.
12.06.2020