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Gratteri, assolto in appello l'ex sindaco Giacomo Ilardo

Condannato in primo grado, sospeso e ora assolto in appello. Giacomo Ilardo, ex sindaco del Pd di Gratteri, esce indenne dalla vicenda giudiziaria che nel 2018 lo aveva messo sotto accusa per concussione: aveva chiesto a un’impresa di Trapani che aveva un appalto per l’illuminazione a led di occupare una persona in condizioni di difficoltà. La sentenza è stata emessa dalla corte d’appello presieduta da Adriana Piras. Ilardo era difeso dagli avvocati Roberto Mangano e Giuseppe Muffoletto, che è l’attuale sindaco di Gratteri: Muffoletto è stato eletto dopo le dimissioni di Ilardo. L’ex sindaco, che non ha più svolto attività politica, era stato condannato per concussione a due anni e otto mesi di reclusione con interdizione perpetua dai pubblici uffici. La sentenza del tribunale di Termini Imerese è del 27 febbraio 2018. Il prefetto del tempo, Antonella De Miro, aveva subito deciso la sospensione del primo cittadino per effetto della legge Severino. Appena è scattata la sospensione, Ilardo ha presentato le dimissioni con una lettera allo stesso prefetto, alla giunta, al segretario comunale e al commissario straordinario che era stato nominato dopo lo scioglimento del consiglio comunale ma per altra causa. “Alla base di questa difficile e sofferta decisione – scriveva Ilardo – a soli tre mesi circa dalla scadenza naturale del mio mandato, c’è la sentenza di primo grado del gup di Termini Imerese del 27 febbraio 2018 con la quale sono stato condannato a 2 anni e 8 mesi per il reato di concussione. Ho deciso di dimettermi immediatamente e volontariamente per potere, fin da subito, coltivare appello avverso tale decisione. Compio questo atto anticipando gli stessi provvedimenti previsti dalla legge Severino, convinto della mia innocenza. Faccio questo perché lo devo ai miei elettori”.
28.05.2020